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La Commissione approva il piano austriaco di aiuti di Stato per la decarbonizzazione industriale

La Commissione Europea ha approvato un piano austriaco da 2,7 miliardi di euro per sostenere le aziende del settore industriale nella decarbonizzazione dei loro processi produttivi. Questo provvedimento, conforme alle norme sugli aiuti di Stato dell’UE, contribuirà all’attuazione del Piano Nazionale Energia e Clima dell’Austria e agli obiettivi del Green Deal europeo, riducendo anche la dipendenza dai combustibili fossili russi, in linea con il piano REPowerEU.

L’Austria ha notificato alla Commissione il piano per sostenere progetti finalizzati alla riduzione delle emissioni di gas serra derivanti dalle installazioni industriali, contribuendo così alla decarbonizzazione e all’obiettivo di neutralità climatica entro il 2040.

Gli aiuti verranno assegnati tramite un processo di gara competitiva, con la prima asta prevista nel 2024. I progetti saranno selezionati in base al livello di aiuto richiesto per tonnellata di emissioni di gas serra evitata e a criteri qualitativi, come maturità del progetto, sostenibilità economica ed ecologica, innovazione ed efficienza nell’uso delle risorse e dell’energia. Tutti i progetti dovranno utilizzare esclusivamente energia da fonti rinnovabili.

Gli aiuti saranno concessi sotto forma di sovvenzioni dirette, coprendo (i) solo i costi di investimento (sovvenzioni per investimenti) o (ii) sia i costi di investimento che quelli operativi (sovvenzioni per la trasformazione).

I beneficiari selezionati per le sovvenzioni per investimenti riceveranno aiuti per una quota dei costi di investimento necessari per ridurre le emissioni di gas serra. Coloro che riceveranno le sovvenzioni per la trasformazione riceveranno aiuti per tonnellata di emissioni evitate, con contratti di durata fino a 10 anni. L’importo dell’aiuto verrà adeguato annualmente per coprire solo la differenza di costo tra la produzione basata su fonti fossili e quella basata su fonti rinnovabili.

Il piano sarà attivo fino al 31 dicembre 2030 e si prevede che porterà a una riduzione di circa 10,5 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti entro il 2040.

La Commissione ha valutato il piano in base alle norme sugli aiuti di Stato dell’UE, in particolare all’Articolo 107(3)(c) del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) e alle linee guida sugli aiuti di Stato per il clima, la protezione ambientale e l’energia del 2022 (CEEAG). La Commissione ha rilevato che:

  • Il piano è necessario e appropriato per sostenere la decarbonizzazione dei processi produttivi.
  • Il piano ha un “effetto incentivante”, poiché i potenziali beneficiari non effettuerebbero gli investimenti senza il supporto pubblico.
  • Il piano avrà un impatto limitato sulla concorrenza e sul commercio nell’UE, poiché l’importo degli aiuti sarà mantenuto al minimo.
  • Il piano sarà soggetto a una valutazione ex-post per verificare, tra l’altro, l’efficacia del processo di gara competitiva.

Sulla base di queste valutazioni, la Commissione ha approvato il piano austriaco in conformità con le norme sugli aiuti di Stato dell’UE.

Il CEEAG fornisce indicazioni su come la Commissione valuterà la compatibilità delle misure di aiuto per la protezione ambientale, incluse quelle per il clima e l’energia, con l’Articolo 107(3)(c) del TFUE. Con la Comunicazione sul Green Deal europeo del 2019, la Commissione ha fissato l’obiettivo di zero emissioni nette di gas serra entro il 2050, con un target intermedio di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030.

 

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