La Prof.ssa Virginia Zambrano è PhD in Diritto Civile presso l'Università di Napoli, attualmente è docente…
La Commissione Europea avvia nuove azioni legali contro diversi Stati membri per violazioni delle normative UE
La Commissione Europea ha annunciato oggi una serie di misure legali contro vari Stati membri per il mancato rispetto delle normative europee in diversi settori, tra cui giustizia, energia e clima, fiscalità, trasporti e stabilità finanziaria. Le azioni comprendono l’invio di lettere di costituzione in mora, pareri motivati e deferimenti alla Corte di Giustizia dell’UE. Queste iniziative mirano a garantire il pieno rispetto del diritto comunitario e il raggiungimento degli obiettivi strategici dell’Unione Europea.
1. Giustizia e diritti fondamentali
La Commissione ha deciso di deferire Bulgaria, Grecia e Italia alla Corte di Giustizia dell’UE per la mancata attuazione delle norme sulla protezione temporanea dei rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina. La direttiva 2001/55/CE stabilisce diritti fondamentali per i rifugiati, tra cui accesso all’assistenza sanitaria, alloggio e istruzione. Questi Stati non hanno pienamente implementato le misure richieste, ostacolando il sostegno ai rifugiati.
In un caso separato, la Commissione ha inviato un parere motivato alla Lituania per non aver recepito le norme europee sulla protezione delle vittime di reato, violando la direttiva 2012/29/UE.
2. Energia e clima
Lettere di costituzione in mora
La Commissione ha avviato procedimenti contro 13 Stati membri (Belgio, Bulgaria, Cechia, Estonia, Grecia, Croazia, Cipro, Malta, Austria, Polonia, Portogallo, Slovenia e Slovacchia) per non aver presentato le versioni definitive dei loro Piani Nazionali per l’Energia e il Clima (PNEC) entro il termine del 30 giugno 2024. Questi piani sono cruciali per raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici dell’UE per il 2030, inclusa la riduzione delle emissioni di gas serra e l’aumento dell’efficienza energetica.
Pareri motivati supplementari
Irlanda, Spagna, Francia e Ungheria sono state sollecitate a recepire pienamente la direttiva UE sulle energie rinnovabili (2018/2001). La Commissione sottolinea l’importanza delle garanzie di origine per l’energia rinnovabile e dei criteri di sostenibilità per i biocarburanti. Questi Stati dispongono ora di due mesi per conformarsi.
3. Fiscalità e unione doganale
Deferimenti alla Corte di Giustizia
La Commissione ha deferito la Germania alla Corte di Giustizia per trattamento fiscale discriminatorio. Berlino consente differimenti fiscali sulle plusvalenze immobiliari solo se reinvestite attraverso stabili organizzazioni nazionali, penalizzando le società di altri Stati membri. Questo comportamento viola la libera circolazione dei capitali sancita dai trattati europei.
4. Mobilità e trasporti
Pareri motivati
La Slovacchia è stata richiamata per non aver rispettato l’obbligo di effettuare ispezioni periodiche delle gallerie stradali della rete TEN-T, come richiesto dalla direttiva 2004/54/CE. La sicurezza degli utenti delle infrastrutture stradali potrebbe essere compromessa. Bratislava ha ora due mesi per rispondere.
5. Stabilità finanziaria, servizi finanziari e Unione dei mercati dei capitali
Pareri motivati
La Commissione ha inviato richiami a Bulgaria, Spagna, Lettonia, Malta, Portogallo e Romania per il mancato recepimento della direttiva aggiornata sull’assicurazione degli autoveicoli (2021/2118). Questa norma mira a migliorare la protezione delle vittime di incidenti stradali e a rafforzare la certezza giuridica in caso di insolvenza delle compagnie assicurative.
Conclusioni
La Commissione Europea ribadisce la necessità di un’azione rapida e concreta da parte degli Stati membri per rispettare gli obblighi previsti dal diritto dell’UE. In caso di mancata risposta o di misure insufficienti, i casi potranno essere deferiti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con il rischio di sanzioni per i Paesi inadempienti.
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