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La Commissione europea decide di deferire 8 Stati membri alla Corte di giustizia dell’Unione europea riguardo alla protezione degli informatori, tra i quali anche l’Italia

la Commissione europea ha deciso di deferire la Cechia, la Germania, l’Estonia, la Spagna, l’Italia, il Lussemburgo, l’Ungheria e la Polonia alla Corte di giustizia per il mancato recepimento e l’omessa notifica delle misure nazionali di recepimento, nei rispettivi quadri giuridici, della direttiva riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione (direttiva (UE) 2019/1937).

La direttiva impone agli Stati membri di fornire agli informatori che operano nel settore pubblico e privato canali efficaci per segnalare violazioni delle norme dell’UE in via riservata, istituendo un solido sistema di protezione contro le ritorsioni. Ciò si applica a livello sia interno (in seno a una data organizzazione) che esterno (a un’autorità pubblica competente). Gli Stati membri erano tenuti ad adottare le misure necessarie per conformarsi alle disposizioni della direttiva entro il 17 dicembre 2021.

La direttiva ha un ruolo chiave nell’attuazione del diritto dell’Unione in una serie di importanti settori strategici in cui le violazioni del diritto dell’Unione possono pregiudicare l’interesse pubblico; tali settori spaziano dalla tutela dell’ambiente agli appalti pubblici, dai servizi finanziari alla sicurezza nucleare e alla sicurezza dei prodotti, fino alla tutela degli interessi finanziari dell’Unione.

 

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