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La Commissione propone di rinviare di un altro anno i requisiti prudenziali per il rischio di mercato previsti da Basilea III

La Commissione europea ha adottato un atto delegato che posticipa di un ulteriore anno, al 1º gennaio 2027, l’applicazione delle norme relative alla cosiddetta Revisione Fondamentale del Portafoglio di Negoziazione (FRTB) nell’ambito del quadro normativo di Basilea III. Si tratta della parte ancora non attuata del pacchetto, destinata a introdurre un sistema più sofisticato di misurazione del rischio di mercato per le banche europee, al fine di rafforzare il legame tra capitale richiesto e rischi effettivi.

Il rinvio si inserisce in una strategia volta a garantire un’attuazione coordinata con le altre grandi giurisdizioni internazionali. L’obiettivo è quello di preservare condizioni di concorrenza eque per gli istituti di credito europei attivi globalmente. Il nuovo slittamento si aggiunge a quello deciso nel 2023, che già aveva rinviato l’introduzione dell’FRTB al 1º gennaio 2026.

La decisione della Commissione tiene conto dei ritardi osservati anche in altri importanti contesti normativi a livello globale, nonché dei risultati emersi da una consultazione pubblica e da un’analisi tecnica interna. Permangono infatti forti preoccupazioni in merito al rischio di svantaggi competitivi per le banche dell’Unione qualora queste fossero obbligate ad applicare per prime i requisiti più stringenti previsti da Basilea III.

La FRTB rappresenta una componente cruciale delle riforme post-crisi finanziaria, e la sua attuazione mira a rendere il sistema bancario più resiliente attraverso una misurazione più realistica e prudente del rischio legato alle attività di negoziazione. Tuttavia, l’armonizzazione internazionale è ritenuta fondamentale per evitare squilibri nei mercati finanziari.

Il rinvio, previsto dal pacchetto bancario entrato in vigore il 1º gennaio 2025, rientra in un approccio graduale volto a completare l’attuazione delle regole di Basilea in maniera coerente e competitiva. Come chiarito nella Comunicazione sull’Unione dei risparmi e degli investimenti, la Commissione conferma il proprio impegno a tutelare la competitività delle banche dell’UE sia sui mercati interni che su quelli globali.

L’atto delegato sarà ora sottoposto al controllo del Parlamento europeo e del Consiglio, che avranno tre mesi di tempo – prorogabili di ulteriori tre – per esprimere eventuali obiezioni. Nel frattempo, la Commissione continuerà a monitorare l’evoluzione del quadro internazionale e a valutare i prossimi passi per un’applicazione coerente dell’FRTB nel contesto europeo.

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