skip to Main Content

La Corte di Giustizia dell’Unione europea si pronuncia sulle intese e sugli abusi di posizione dominante nel mercato del Perindopril

La Corte ha esaminato gli accordi transattivi di controversie in materia di brevetti stipulati dal gruppo Servier con alcuni produttori di medicinali generici. Il gruppo farmaceutico Servier ha sviluppato e commercializzato il Perindopril, un farmaco destinato al trattamento di alcune malattie cardiache. Negli anni 2000, il brevetto sul principio attivo del Perindopril è diventato di pubblico dominio. Successivamente, Servier ha depositato diverse domande di brevetti riguardanti principalmente il processo di fabbricazione di questo principio attivo, inclusa la domanda di brevetto 947, ottenuta nel 2004. Diverse società produttrici di medicinali generici hanno contestato la validità di questi brevetti.

Servier ha concluso accordi transattivi con alcune di queste società, in base ai quali esse hanno rinunciato a contestare il brevetto e a entrare nel mercato del Perindopril in cambio di una remunerazione. La Commissione ha ritenuto che tali accordi rappresentassero restrizioni della concorrenza e che Servier avesse posto in essere una strategia di esclusione, configurando un abuso di posizione dominante. Di conseguenza, la Commissione ha inflitto ammende di oltre 330 milioni di euro a Servier e circa 97 milioni di euro ai produttori di medicinali generici coinvolti. Questi ultimi hanno poi adito il Tribunale dell’Unione europea.

Il Tribunale ha parzialmente respinto i ricorsi di Servier e dei produttori di medicinali generici contro la decisione della Commissione. Ha confermato il carattere illecito degli accordi conclusi da Servier con Niche/Unichem, Matrix (ora Mylan), Teva e Lupin, ma ha annullato la decisione della Commissione per quanto riguarda l’abuso di posizione dominante di Servier e gli accordi con Krka. Servier, la sua società controllata Biogaran e le società produttrici di medicinali generici sanzionate hanno impugnato tali sentenze del Tribunale. Anche la Commissione ha impugnato le sentenze.

La Corte è stata chiamata a valutare, sotto il profilo del diritto della concorrenza dell’Unione, gli accordi transattivi di controversie in materia di brevetti conclusi da Servier con i produttori di medicinali generici. La Corte ha respinto le impugnazioni proposte dalle imprese Lupin, Niche Generics, Unichem Laboratories, Matrix, Teva e Biogaran, confermando le sentenze del Tribunale che hanno stabilito che gli accordi di Servier e Biogaran costituivano intese restrittive della concorrenza.

Dopo aver esaminato tutti i motivi delle impugnazioni della Commissione e di Servier, la Corte ha parzialmente annullato la sentenza del Tribunale riguardante Servier e la Commissione, nonché la sentenza del Tribunale riguardante Krka e la Commissione. La Corte ha dichiarato che le motivazioni del Tribunale che invalidavano la definizione del mercato rilevante adottata dalla Commissione erano erronee.

Per quanto riguarda l’illiceità di due dei tre accordi tra Servier e Krka, la Corte ha accolto le conclusioni della Commissione, dichiarando che il Tribunale aveva commesso vari errori di diritto e ha respinto definitivamente i ricorsi di Servier e Krka nella parte riguardante tali accordi. Poiché il Tribunale non si è pronunciato sul terzo accordo, la questione è stata rinviata al Tribunale per ulteriori valutazioni. Infine, riguardo all’infrazione relativa all’accordo con Lupin, la Corte ha constatato un errore nella determinazione dell’importo dell’ammenda, riducendo l’importo da 37.102.100 euro a 34.745.100 euro.

 

Approfondimenti:

Back To Top