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La privacy dei minori prima dei “like”: al via la nuova campagna del Garante Privacy

“La sua privacy vale più di un like”. Con questo messaggio chiaro e diretto, il Garante per la protezione dei dati personali lancia una nuova campagna di sensibilizzazione contro il fenomeno del “sharenting”, ovvero la tendenza di molti genitori a condividere continuamente sui social media foto e video dei propri figli. L’iniziativa, che prende avvio con uno spot trasmesso sulle reti Rai, è mirata a sensibilizzare i genitori riguardo ai rischi legati all’esposizione dei minori online, in particolare per quanto concerne la loro identità digitale e la tutela della loro privacy.
Il fenomeno dello sharenting è diventato una pratica quotidiana per molti genitori, che spesso condividono immagini dei propri figli, anche da neonati, su piattaforme social come Instagram e Facebook. Tuttavia, questo comportamento, seppur dettato da un senso di condivisione familiare, può comportare seri rischi. L’esposizione online di fotografie e video, a partire dalle prime ecografie fino a momenti più privati della crescita, può creare una “identità digitale” del minore che non può essere modificata in futuro, senza contare le potenziali ripercussioni psicologiche sul rapporto tra genitore e figlio. Questi contenuti potrebbero, infatti, essere riutilizzati in modo improprio, o peggio, finire in mani sbagliate per scopi illeciti, come nel caso della circolazione di contenuti sui siti pedopornografici.
Lo spot, che vede la partecipazione dell’attore Luca Angeletti nel ruolo di un professore, invita i genitori a riflettere sull’importanza di proteggere la privacy dei propri figli. In modo ironico ma incisivo, il personaggio mette in guardia i genitori sugli effetti collaterali dell’eccessiva esposizione dei propri figli sui social. Il messaggio è chiaro: ciò che viene pubblicato online non è più sotto il controllo del genitore e potrebbe essere sfruttato da chiunque per fini inappropriati.
Con questa campagna, il Garante Privacy lancia un invito alla riflessione e alla consapevolezza. Prima di postare l’ennesima foto, i genitori sono chiamati a considerare che la privacy del loro figlio vale molto di più di un like e che il rispetto dei suoi diritti va oltre la condivisione di momenti privati online. Un’iniziativa che si inserisce in un contesto più ampio di tutela della sicurezza e dei diritti digitali dei minori, temi sempre più cruciali nell’era dei social media.
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