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L’Autorità Francese per la Protezione dei Dati sanziona ORANGE con 50 milioni di euro

L’Autorità Francese per la Protezione dei Dati (CNIL) ha inflitto a ORANGE, operatore di telecomunicazioni francese, una multa di 50 milioni di euro per violazioni relative al trattamento dei dati personali e alla normativa sulle comunicazioni elettroniche. La decisione definitiva, presa il 14 novembre 2024, evidenzia due infrazioni principali che hanno portato a questa sanzione.
Le indagini hanno rivelato che ORANGE, attraverso il servizio di posta elettronica “Mail Orange”, mostrava pubblicità in formato email all’interno delle caselle di posta degli utenti, mescolandole a messaggi autentici. Questa pratica ha portato alla violazione dell’obbligo di ottenere il consenso degli utenti per ricevere comunicazioni commerciali per via elettronica, in base all’articolo L.34-5 del Codice Postale e delle Comunicazioni Elettroniche francese. Inoltre, è emerso che ORANGE ha continuato a leggere i cookie anche dopo che gli utenti avevano ritirato il proprio consenso, in violazione dell’articolo 82 della Legge Francese sulla Protezione dei Dati.
Per queste violazioni, il comitato ristretto della CNIL ha inflitto a ORANGE una multa amministrativa di 50 milioni di euro e ha reso pubblica la sanzione. Inoltre, ha ordinato alla società di interrompere la lettura dei cookie una volta che l’utente abbia ritirato il proprio consenso. La società ha tre mesi per conformarsi alla disposizione, pena una sanzione aggiuntiva di 100.000 euro per ogni giorno di ritardo.
Questa decisione sottolinea l’importanza del rispetto delle normative sulla privacy e del diritto degli utenti di controllare l’uso dei propri dati personali, incluso il consenso per i cookie. Il caso di ORANGE rappresenta un chiaro avvertimento per le aziende, evidenziando le conseguenze di pratiche non conformi alle leggi sulla protezione dei dati.
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