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“Libertà in Rete”, il convegno in memoria del Commissario Antonio Preto

 

Il convegno si è svolto in occasione della presentazione dei volumi: “Antiche libertà e nuova frontiera digitale” di Giovanna De Minico (Giappichelli 2016), e “Libertà di manifestazione del pensiero e diritti fondamentali” (Giuffrè 2016) a cura di Mirzia Bianca, Alberto Maria Gambino e Raffaella Messinetti.

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In apertura dei lavori, Il Prof. Angelo Marcello Cardani, Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha ricordato la figura del compianto Antonio Preto, Commissario Agcom, come “giurista appassionato, lavoratore instancabile di cui resta indelebile nella mente il senso delle Istituzioni e la grande responsabilità per il ruolo che ricopriva con lucidità e competenza”.

Nell’assumere la presidenza, il Prof. Gaetano Azzariti si è soffermato sul rapporto che intercorre tra la Rete e i diritti fondamentali tutelati dalla nostra Costituzione.  Azzariti si è detto favorevole alla modifica dell’art. 21, proposta da Stefano Rodotà, diretto a garantire l’accesso in condizione di eguaglianza, in direzione dunque di ribadire ed espandere i principi costituzionali di eguaglianza e di libera costruzione della personalità.

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L’interrogativo che Azzariti si è poi posto è  quello relativo alla sicurezza della rete in rapporto ai diritti fondamentali: “la tutela dei dati personali può essere del tutto pretermessa rispetto alla tutela dell’ordine pubblico, dell’ordine politico, della sovranità degli Stati?”. La risposta – ha continuato Azzariti – può trovarsi nell’autoregolamentazione degli operatori economici interessati al  controllo della Rete, come suggerisce il Prof. Gambino nel suo saggio.

Il Prof. Antonio Nicita, commissario di AGCOM, ha ricordato un articolo scritto con il compianto Antonio Preto, nel quale venivano si evidenziava l’inedita separazione  fra libertà e proprietà.  Nicita ha quindi analizzato la relazione tra libertà sulla rete e verità: “l’idea della libertà sulla rete ha un presupposto storico culturale molto forte, che è la nozione di market place of ideas, per il quale la libertà di espressione si impone come punto fondamentale della democrazia per gli esiti che produce”.

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L’ingegner Giorgio Ventre, professore di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni all’Università “Federico II” di Napoli, ha esposto il legame tra la normativa esistente e lo sviluppo tecnologico dell’informazione. In particolare Ventre si è soffermato sul concetto di neutralità della rete: “la Rete non è neutrale, non è mai stata neutrale e non può essere neutrale e non lo è per motivi tecnologici”.

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Massimo Villone, Emerito di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, alle luce delle riflessioni contenute nel saggio della Prof.ssa De Minico, si posto il problema del rapporto fra tecnologia e politica: chi decide le regole, quali regole e come. Per Villone la vera domanda è: “limitare la rete o limitare i diritti, utilizzando la rete?”.

Nel suo intervento, il Prof. Salvatore Sica, ordinario di Diritto Privato all’Università di Salerno, nel rendere omaggio alla memoria di Antonio Preto, ha indicato come sia necessario un’ opera di disclosure da un punto di vista tecnologico. A parere di Sica le categorie giuridiche tradizionali non possono trovare più una piena applicazione a fronte dei cambiamento posti dalla Rete e dalle nuove tecnologie. Sica ha riflettuto sul ruolo della politica e sulla sua attuale debolezza nelle moderne società dominate dallo strapotere tecnologico.dsc_0068

Il Prof. Giorgio Resta, professore di Diritto Comparato all’Università Roma Tre, ha incentrato il suo intervento sull’esigenza sottesa in entrambi i volumi di ripensare la teoria dei diritti costituzionalmente garantiti nell’ambito dei rapporti tra privati, alla luce dei mutamenti che oggi si registrano, quali la disarticolazione del rapporto pubblico privato, l’interazione mediata, cioè privato-piattaforma digitale-pubblico, il potere diffuso, le violazioni di natura transfrontaliera.

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La Prof.ssa Giovanna De Minico ha ringraziato l’AGCOM ed il Presidente Cardani, segnalando l’importanza dell’ accordo intervenuto ERMES – IAIC ai fini di una maggiore consapevolezza e attenzione nei confronti tutela delle libertà fondamentali in Internet. A conclusione dei lavori, è intervenuta la Prof.ssa Mirzia Bianca che, anche a nome degli altri curatori, ha ringraziato l’AGCOM ed il Presidente Cardani sottolineando come il volume sia nato dall’esigenza di recuperare la tutela dei diritti fondamentali, anche nella formazione degli studenti universitari, cui è rivolto il case-book, curato assieme ai proff. Alberto Gambino e Raffaella Messinetti.

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Altre iniziative Iaic

“Conversione Digitale – La vita ai tempi della web technology” il volume di Fabio Pompei e Alessandro Alongi presentato a Roma

“Quel link che aiuta la conoscenza”. L’analisi del Prof. Alberto Gambino su “Formiche”

“Data driven Industry, tra innovazione e mercato”. Domani la Tavola Rotonda presso l’Auditorium dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

 

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