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Mobile payment, Spid, albo per Whatsapp: ecco le novità del ddl Concorrenza

(via www.corrrierecomunicazioni.it) di F.Me Novità sul fronte Tlc, Spid e Over the top. Il ddl Concorrenza approvato in Senato con 158 voti, dopo quasi due anni e un iter parlamentare travagliato, punta a stimolare il mercato e faciltra ela vita deu consumatori. Ora il testoritornerà alla Camera per la terza e definitiva lettura. “Il Ddl concorrenza è un asse portante della strategia riformista del Governo», ha dichiarato il sottosegretario allo Sviluppo economico, senatore Antonio Gentile. “La lunghezza e le difficoltà del suo percorso parlamentare – ha aggiunto – sono un segno della complessità e della vastità delle tematiche che il Ddl affronta». Infatti “nel Ddl concorrenza ci sono misure che intervengono in profondità nella nostra economia. Norme che producono e produrranno cambiamenti di vasta portata”. Gentile ha ricordato che «il provvedimento, nella versione approvata dalla Commissione, contiene 74 articoli che intervengono su svariate materie. Il disegno di legge non è un punto di arrivo ma un punto di partenza, a cui dovranno far seguito ulteriori misure. La discussione ha subito pesanti ritardi anche a causa della resistenza dei molti interessi colpiti. Ma alla fine la sua approvazione da parte del Senato rappresenta la prova che la politica, quando vuole, decide”. Conclude Gentile: «Il Governo crede nella concorrenza e crede in questo provvedimento. Confido quindi nella sua rapida approvazione”.

Vediamo le novità.

Tlc. L’utente che sottoscrive un abbonamento telefonico alla pay-tv, già in partenza deve sapere quali spese affronterà nel caso decida di passare a un altro operatore. Le aziende non potranno imporre spese di uscita superiori ai “costi reali sopportati” e comunicheranno l’entità di questi costi all’Agcom. Cambiare operatore e annullare un contratto (con il recesso) sono operazioni che il consumatore potrà fare anche “per via telematica” oppure tramite Spid. Per quanto riguarda le offerte di telefonia, il contratto, laddove contenga offerte promozionali di servizi o beni, del tipo, non può avere una “durata superiore ai 24 mesi”. Inoltre l’utente dovrà dare un consenso “espresso e documentato” a servizi in abbonamento che vengono attivati dallo stesso operatore come anche da società terze (cosiddetti servizi non richiesti). Infine banche e assicurazioni faranno pagare le chiamate ai servizi di assistenza clienti quanto la “tariffa ordinaria urbana”. Il tetto deve valere anche se la persona telefona da un cellulare.

Pagamenti digitali. Al fine di promuovere la massima diffusione dei pagamenti digitali ed elettronici sarà possibile pagare con il credito telefonico, quindi con il cellulare, i biglietti per i musei, eventi culturali e per il trasporto pubblico.

Call center extra Ue. Se una società vuole trasferire un suo call center in un Paese estero non comunitario, dovrà comunicare l’operazione al ministero del Lavoro e all’Ispettorato del Lavoro e lo farà “almeno 120 giorni prima”. 10mila euro per qualsiasi comunicazione non fatta oppure fatta in ritardo.

Il registro “speciale” per WhatsApp &Co. Viene istituito, presso il ministero dello Sviluppo economico, un registro alternativo a quello dove sono inseriti gli operatori tradizionali di telecomunicazioni, destinato quindi a raccogliere in un elenco unico tutti i soggetti che, pur non essendo operatori Tlc, offrono servizi di trasmissione voce e dati (ad esempio WhatsAppViber, Facebook, ecc..) e sono associati ad uno specifico numero di telefono.

Prenotazioni online. Il ddl sancisce l’abrogazione dell’obbligo di parity rate per gli alberghi, le clausole che obbligano le strutture ricettive a dover pubblicizzare le stesse tariffe su tutti i portali nonché sul proprio sito web.  “Quando la norma concluderà il proprio iter – commenta Federalberghi in una nota- i grandi portali di prenotazione alberghiera non potranno più impedire agli hotel di pubblicare sul proprio sito internet un prezzo più basso di quello pubblicato sui portali stessi”. Dalla norma, sottolinea Federalberghi, “trarranno giovamento i consumatori (che beneficeranno di prezzi migliori), le imprese (che potranno aumentare le vendite dirette) e l’erario (recuperando imposte che oggi vengono dirottate all’estero)”.  Nella nota della federazione si ricorda quindi che una recente indagine della Commissione Europea ‘ha dimostrato che nei paesi in cui è stata vietata la parity il tasso di conversione delle online travel agencies non è diminuito, a conferma del fatto che la concorrenza fa bene a tutto il mercato’.

Poste italiane perde un’esclusiva. Poste Italiane non avrà più l’esclusiva sulla spedizione di atti giudiziari e di notifica delle sanzioni a partire dal 10 giugno 2017, nonché dei servizi inerenti le notificazioni delle violazioni del codice della strada. “La liberalizzazione del mercato postale è un passaggio fondamentale per recuperare efficienza e competitività e consentire all’Italia di allinearsi agli standard degli altri Paesi europei – Maria Laura Cantarelli, Segretario Nazionale di Fise Are – Con l’eliminazione della riserva, finalmente più operatori postali potranno concorrere nell’offrire servizi in grado di ottimizzare l’efficienza della PA italiana e dimezzare i costi a vantaggio dei cittadini. Ogni anno sono infatti oltre 45 milioni gli atti giudiziari e le multe che vengono inviati ai cittadini in regime di riserva e questa area di esclusiva ha determinato un aumento di costi per una raccomandata di oltre il 100% rispetto al prezzo medio di mercato, ovvero 12 euro contro 6 euro. Quello raggiunto oggi, grazie al lavoro tenace del Ministero e dei relatori del provvedimento, è un traguardo fondamentale che consentirà di rendere più competitivo il settore postale e attirare nuovi investimenti. Auspichiamo che il Ddl venga presto tradotto in legge per iniziare a produrre i suoi effetti positivi”.

via www.corrierecomunicazioni.it

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