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Nasce la Digital Library d’Italia: online 101 archivi e 46 biblioteche

(via www.lastampa.it) Dalla biblioteca Angelica a quella Casanatense, dall’Alessandrina alla Medicea Laurenziana, dalla Marciana alla Braidense. C’è una vena d’oro sotterranea e nascosta ai più che scorre tra le meraviglie archeologiche, architettoniche e monumentali con cui l’Italia abbaglia i viaggiatori di tutto il mondo: profuma di pagine antiche, preziose e irriproducibili ed è disseminata nel silenzio delle tantissime e bellissime biblioteche italiane. Ma qualcosa sta per cambiare: nasce oggi infatti la Digital Library italiana, una biblioteca nazionale digitale, che avrà l’obiettivo di valorizzare questo sterminato patrimonio diffuso e di renderlo fruibile a chiunque ne faccia richiesta, anche a distanza. Ad annunciarlo è il ministro Dario Franceschini in una conferenza all’Accademia dei Lincei.
«Oggi ho firmato – spiega il ministro – un decreto che verrà finanziato con 2 milioni per la nascita di una Digital Library. Noi abbiamo 101 archivi e 46 biblioteche oltre alle raccolte di immagini di tutte le soprintendenze e gli istituti in cui c’è tutta la storia censita e fotografata del nostro territorio, monumento per monumento, pezzo per pezzo. Ecco, la Digital Library punta a mettere a sistema questo patrimonio sconfinato. Solo per fare un esempio ci sono più di 10 milioni di fotografie solo da Istituto Luce e Centro sperimentale, senza contare le soprintendenze».
Franceschini prosegue sottolineando come questo tesoro unico al mondo ha un valore culturale di cui si aveva consapevolezza anche in passato ma oggi – nell’era della Rete – si deve sapere che ha anche un valore economico e commerciale inestimabile. «Dando vita a questa Digital Library – spiega – vogliamo evitare che tale patrimonio diventi oggetto di trattativa di ogni singolo istituto con i giganti della Rete, con le grandi fondazioni, per esempio quelle americane, con cui si possono certamente avere dei rapporti di collaborazione, ma trattando da una posizione paritaria. E questo nuovo strumento, un’unica Digital Library che manterrà l’identità e l’autonomia di ogni singolo istituto, lo consentirà. Digitalizzare questa enorme quantità di documenti, materiali e fotografie sarà un lavoro che richiederà diversi anni, ma alla fine avremo un grande risultato».
L’Istituto Centrale per il catalogo e la Documentazione del Mibact, in forza del decreto ministeriale del 17 gennaio 2017 registrato dagli organi di controllo e grazie alle risorse che verranno individuate con il provvedimento di oggi, verrà dotato del servizio Digital Library che coordinerà i programmi di digitalizzazione del patrimonio culturale, elaborerà il piano nazionale di digitalizzazione e ne curerà l’attuazione, anche in collaborazione con altri enti pubblici o privati.
Franceschini ha poi illustrato i principali risultati conseguiti nei suoi tre anni di carica, a partire dal recupero delle risorse economiche e professionali dopo la lunga stagione dei tagli, con il bilancio del ministero tornato al di sopra di 2,1 miliardi di euro e il concorso per 500 professionisti della cultura, alla rivoluzione museale, all’introduzione dell’Art Bonus (che ha portato circa 4.300 mecenati a donare oltre 158 milioni di euro a 1.150 interventi), il piano strategico del turismo.
Pubblicato su www.lastampa.it il 10/03/2017
Ultima modifica il 10/03/2017 alle ore 21:35