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Pagamenti online con più tutele

di Valeria Falce

Nell’era fintech la disciplina europea e nazionale sui servizi di pagamento rafforza i diritti e le tutele degli utilizzatori di sistemi di pagamento online che disconoscano delle operazioni, così confermando la specialità della responsabilità degli intermediari nei confronti della propria clientela.

Sul tema si è pronunciato (il 2 ottobre) il Collegio di coordinamento dell’arbitro bancario che ha in primo luogo confermato che nel quadro vigente, il rischio di utilizzazione fraudolenta degli strumenti di pagamento viene posto, in prima battuta, a carico dell’intermediario.

Mentre infatti l’utilizzatore è tenuto al disconoscimento delle operazioni contestate, ricade sul prestatore dei servizi l’onere di provare che l’operazione sia stata autenticata, registrata e contabilizzata e che la sua patologia non sia dovuta a malfunzionamenti delle procedure o altri inconvenienti del sistema.

In secondo luogo, il Collegio ha ribadito che tale prova è necessaria ma non sufficiente a sgravare la banca dalle conseguenze derivanti dall’operazione non autorizzata. 

Clicca qui per scaricare (PDF) e continuare a leggere l’articolo di Valeria Falce, pubblicato sul Sole 24 ORE del 5 novembre.

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