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Chi è Paola Pisano, ministra per l’Innovazione e la Digitalizzazione del nuovo governo Conte

(Via la Repubblica)

Da assessora all’innovazione di Torino a ministra dell’Innovazione. Paola Pisano (M5S), classe 1977, ha ora il compito dal nuovo Governo Conte di affrontare l’intricata matassa della trasformazione digitale del Paese, dove scontiamo vari ritardi sugli indici internazionali (della Commissione Ue). Una partita resa difficile negli anni proprio per l’assenza di chiare figure di riferimento per questi temi nei Governi e diversi conflitti di competenze (il primo e finora solo ministro dell’innovazione italiano è stato Lucio Stanca nel 2001-2006).

Il premier Giuseppe Conte ha voluto un ministro per l’innovazione appunto per dare una svolta alla materia; per lo stesso motivo, con decreto di quest’anno, a gennaio nascerà il primo dipartimento sotto Palazzo Chigi per la trasformazione digitale. Ed è un ministero senza portafoglio. Lo schema del governo del digitale in Italia comincia a farsi chiaro: un ministro e un dipartimento dedicati. Sotto, come braccio operativo, l’Agenzia per l’Italia Digitale (che prima dipendeva dal dipartimento di Funzione Pubblica, ossia la ministra della PA Giulia Bongiorno della Lega, ora non più al Governo).

Pisano ha un curriculum attinente: docente di Gestione dell’Innovazione all’Università degli Studi di Torino Paola, dal 2013 è Presidente della Commissione Aziende del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino e dal 2014 Direttore del Centro di innovazione tecnologica multidisciplinare dell’ateneo piemontese. Conta 70 pubblicazioni internazionali su tematiche relative all’innovazione e ai modelli di business. Più un libro sulla gestione dell’innovazione: “Managing innovation: creare, gestire e diffondere innovazione nei sistemi relazionali”. Si è guadagnata il nomignolo affettuoso di “signora dei droni”, per i tanti progetti avviati in tal senso a Torino (ad esempio per monitorare le infrastrutture e per la sicurezza)

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