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Pirateria audiovisiva in Italia: i nuovi dati FAPAV/Ipsos 2024 e l’impatto su economia, legalità e cultura digitale

Roma, 18 giugno 2025 – La pirateria audiovisiva in Italia continua a rappresentare un fenomeno di rilievo, con importanti implicazioni economiche e culturali. Lo confermano i dati della nuova indagine FAPAV – Federazione per la Tutela delle Industrie dei contenuti audiovisivi e multimediali – ed Ipsos 2024, diffusi nel corso dell’evento Stati Generali della Lotta alla Pirateria tra Legalità, Sicurezza e Intelligenza Artificiale, svoltosi a Roma presso la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia.
Secondo quanto emerso, nel 2024 il 38% della popolazione adulta italiana ha avuto accesso illecito ad almeno un contenuto audiovisivo. Sebbene si registri una lieve flessione rispetto all’anno precedente (39%), la stima complessiva degli atti di pirateria si attesta a circa 295 milioni. Il danno economico stimato ammonta a 2,2 miliardi di euro in termini di fatturato, 904 milioni di euro di PIL e circa 12.100 posti di lavoro potenzialmente a rischio.
I contenuti più colpiti sono film, serie e fiction, programmi televisivi ed eventi sportivi live. Quest’ultima categoria mostra un’incidenza stabile, segnalando la persistenza del fenomeno anche nel settore dello sport professionistico. Il 22% degli italiani ha dichiarato di aver usufruito almeno una volta di IPTV illegali, comprese prove gratuite o abbonamenti temporanei. La fruizione illecita di film e serie ha generato un danno stimato di 778 milioni di euro, mentre per gli eventi sportivi il dato è pari a 350 milioni.
L’indagine rileva una consapevolezza ancora parziale dell’impatto sociale della pirateria. Il 49% degli utenti non percepisce il proprio comportamento come dannoso, e oltre la metà ignora le ripercussioni in termini occupazionali. Al tempo stesso, il 47% di chi ha fatto ricorso a contenuti non autorizzati afferma di aver successivamente abbandonato tali pratiche.
Nella fascia tra i 10 e i 14 anni, la percentuale di fruizione illecita si attesta al 40%, in calo rispetto al 2021. Il 75% degli adolescenti riconosce che la pirateria costituisce un reato, e il 61% dichiara di temere l’eventualità di essere individuato e sanzionato.
L’evento ha visto la partecipazione di numerose figure istituzionali e rappresentanti dell’industria audiovisiva e della sicurezza digitale. Tra i relatori: Nando Pagnoncelli (Ipsos), Stefano Azzi (DAZN Italia), Luigi De Siervo ed Ezio Simonelli (Lega Serie A), Paolo Bedin (Lega Serie B), Alfredo Borgia (Sky Italia), Ivano Gabrielli (Polizia Postale), Antonio Marano (Confindustria Radio TV), Alessandro Usai (ANICA), Luciana Migliavacca (UNIVIDEO), Stefano Selli (Mediaset), Marco Fabio Vetrano (Guardia di Finanza), Paolo Marzano (Comitato Consultivo Diritto d’Autore), Claudio Lotito (Senatore), Federico Mollicone (Presidente VII Commissione Cultura), Giacomo Lasorella (AGCOM) e Federico Bagnoli Rossi (FAPAV).
Nell’immagine Federico Bagnoli Rossi, Presidente FAPAV, durante la sessione plenaria dell’evento.
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