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Pluralismo e antitrust: nuove regole sulle concentrazioni nei media

Il nuovo Regolamento EMFA introduce controlli specifici sulle concentrazioni nei media per tutelare il pluralismo. Le autorità nazionali dovranno valutare l’impatto delle operazioni sull’indipendenza editoriale e la diversità informativa, coordinandosi con la Commissione europea

Pubblicato il 4 giu 2025

Valeria Falce

Jean Monnet Professor of EU Innovation Policy; Professor in Digital Transformation and AI Policy; Ordinario di diritto dell’economia nell’Università Europea di Roma e Direttore ICPC – Innovation, Regulation and Competition Policy Centre e socia fondatrice di IAIC

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La tutela della libertà dei media e del pluralismo è al centro della nuova politica europea[1].

Non è un caso che alle concentrazioni nel settore dei media si interessi anche il nuovo Regolamento EMFA e che ad esse dedichi una norma ad hoc, l’art. 22, che istituisce un quadro comune per promuovere la diversity e al contempo conferma l’ambito e la tenuta dell’enforcement antitrust a presidio della struttura e del funzionamento concorrenziale del mercato.

Novità regolatorie europee nella valutazione delle concentrazioni media

Con l’obiettivo di superare lo “spezzatino” delle scelte nazionali, la norma impone agli Stati membri di introdurre previsioni sostanziali e procedurali per l’esame delle operazioni che potrebbero avere un impatto significativo sul pluralismo dei media e sull’indipendenza editoriale.

 

 

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