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Privacy online, cosa cambia con la legge di Bilancio

(via publicpolicy.it) Maggiori controlli in arrivo sull’uso dei dati personali sul web. Lo prevede, in sintesi, un emendamento alla manovra del relatore, Francesco Boccia (Pd), approvato nella notte in commissione Bilancio della Camera. 

Nel dettaglio l’emendamento stabilisce che il titolare dei dati personali, “ove effettui un trattamento fondato l’uso legittimo che prevede l’uso di nuove tecnologie o di strumenti automatizzati”, dovrà darne “tempestiva comunicazione” al Garante della privacy, comunicando oggetto del trattamento, finalità e contesto. Previsto un meccanismo di silenzio-assenso, che prevede il via libera al trattamento dei dati trascorsi 15 giorni dalla comunicazione. 

Entro questo lasso di tempo il Garante, nel caso in cui ravvisi il rischio “di una lesione dei diritti e delle libertà dei soggetti interessati”, può disporre però lo stop al trattamento per massimo 30 giorni. Il Garante procede quindi con la richiesta di ulteriori informazioni e, laddove continui a ravvisare elementi di rischio, può disporre “l’inibitoria all’utilizzo dei dati”. 

Più in generale l’emendamento prevede l’attuazione del regolamento Ue 679 del 2016 sul trattamento dei dati personali, attraverso un provvedimento del Garante da adottare entro due mesi dall’attuazione della manovra. Nel dettaglio il provvedimento dovrà: disporre le modalità di monitoraggio e di vigilanza; verificare la presenza di adeguate infrastrutture per l’interoperabilità dei formati con cui i dati vengono messi a disposizione dei soggetti interessati; predisporre un modello di informativa da applicare sul web; definire linee guida in tema di trattamento dei dati personali fondato sull’interesse legittimo del titolare.

 (Fonte Public Policy) NAF

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