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Revenge porn e pornografia non consensuale. I suggerimenti del Garante per prevenirli e difendersi

Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato un opuscolo sulla tutela dei cittadini dal revenge porn.

L’Autorità definisce il revenge porn e, più in generale, il fenomeno della pornografia non consensuale, nella diffusione di immagini pornografiche o sessualmente esplicite a scopo vendicativo (ad esempio per “punire” l’ex partner che ha deciso di porre fine ad un rapporto amoroso), per denigrare pubblicamente, bullizzare e molestare la persona vittima dell’atto.
Si tratta dunque di una pratica che può avere effetti drammatici a livello psicologico, sociale, professionale e anche materiale sulla vita delle persone che ne sono vittime. Viste le profonde conseguenze di questo atto illecito, il Garante sottolinea l’importanza di una giusta informazione per tutelare, difendersi e prevenire questo tipo di fenomeni attraverso una corretta protezione e gestione dei dati personali, e in particolare, delle foto e dei video che ci ritraggono.

 

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