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Ricerca Trend Micro sullo stato della cybersecurity

I responsabili IT temono di essere vittima di azioni di cyberspionaggio. È quanto rivela l’ultima ricerca della società di sicurezza informatica Trend Micro, realizzata intervistando  oltre 2mila e 400 responsabili decisionali IT in Europa e Stati Uniti. 

Le minacce che colpiscono le aziende italiane sono numerose e di diversa natura, il 79% degli intervistati ha affermato infatti di aver subito un attacco di notevoli dimensioni nel 2016, il 25% di aver subito più di 11 attacchi, mentre il 9% è stato attaccato più di 25 volte. Si tratta di percentuali di infezioni informatiche tra le più alte in Europa.

La minaccia prevalente nel 2016 è stata il ransomware, con l’84% dei responsabili IT che ha dichiarato di essere stato infettato almeno una volta e il 31% di essere stato colpito cinque o più volte. Al secondo posto il phishing (22%) e a seguire altre tipologie di malware (20%), lo spionaggio informatico (20%), i “dipendenti canaglia” (20%) e la compromissione di account/identità (20%).

E per i prossimi 12 mesi? La minaccia più temuta dai responsabili IT è appunto il cyber spionaggio, per il 36% degli intervistati (percentuale più alta nel mondo). A seguire gli attacchi mirati (22%), quelli Business Email Compromise (11%) e i ransomware (7%) che sembrano intimorire meno rispetto l’anno passato.

I responsabili IT italiani fanno del loro meglio per proteggersi dalla crescente varietà e dal volume delle minacce, ma riconoscono che ci sono delle sfide da affrontare per avere successo nella lotta al cybercrime, come una mancanza di comprensione reale delle minacce (28%), le infrastrutture obsolete (28%) e la mancanza di innovazione da parte dei fornitori (27%). Anche le organizzazioni hanno poi i loro punti deboli. Quelli maggiormente citati dal campione sono le impostazioni di sicurezza obsolete (16%) e la sicurezza dei dispositivi non adeguata (15%), nel momento in cui il 91% dei responsabili IT italiani è convinta che smartphone, tablet, laptop e i dispositivi indossabili aumenteranno il livello delle minacce in futuro.

Le soluzioni principali per far fronte alle minacce mobile sono la formazione dei dipendenti (32%), la containerizzazione dei software per separare attività personali e lavorative (30%) e misure di sicurezza obbligatorie (26%).

(fonte Cyber Affairs)

28 aprile 2017

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