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SPID: identità per i servizi digitali, i numeri in Italia

SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è stato attivato nel mese di luglio da più di 1 milione di persone in Italia. Tale crescita va di pari passo con l’aumento degli accessi ai servizi online: nel giugno 2020 SPID è stato utilizzato 10 milioni di volte per accedere a bonus e servizi online.
In linea con i principi del Decreto Semplificazioni, che segna gli obiettivi 2021 per un’amministrazione volta al digitale, le identità digitali – SPID sono cresciute del 50 % rispetto la fine del 2019, superando a luglio i 9 milioni di utenti attivi e conseguendo così un importante traguardo.
Dal 1 ottobre 2020 anche l’INPS avvierà il percorso di dismissione del PIN – INPS in favore di SPID e CIE per l’accesso a quei servizi che vengono erogati online, come ad esempio la richiesta del sostegno al reddito, il bonus e la verifica della propria pensione.
Anche i privati possono abilitare l’accesso ai propri servizi online tramite l’identità digitale: ad oggi sono 11 i fornitori attivi. È possibile richiedere l’abilitazione come service provider nell’apposita sezione dedicata sul sito di SPID.
L’accesso con SPID nei siti è facilmente riconoscibile grazie al logo dell’identità digitale ed alla scritta “Accedi con SPID”, visibile nella fase di accesso e autenticazione ai servizi online.
Da cosa è composto SPID?
Vengono fornite, dal gestore dell’identità digitale, una coppia di credenziali (password e username) che permettono di accedere a tre diversi livelli di verifica dell’identità, che variano a seconda della sicurezza del servizio erogato.
Ad esempio è previsto il “secondo livello” di sicurezza per una transazione economica, o per il Bonus Vacanze tramite l’app IO, o per accedere al proprio fascicolo sanitario elettronico FSE, o a servizi con transazioni economiche; è composta da:
- le credenziali SPID di accesso al servizio;
- One-Time-Password: un codice temporaneo generato attraverso email, sms o l’uso di un’app (eventualmente fornita dal gestore di identità digitale) come ulteriore passaggio identificativo di sicurezza.
Ulteriori approfondimenti:
Il percorso eIDAS
Consulta la circolare INPS del 17 Luglio 2020 per la dismissione del PIN INPS