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Sport e Safeguarding: Disciplina, Diritti e Doveri. Un Convegno per il rilancio delle tematiche di tutela nei contesti sportivi

 

Il convegno Sport e Safeguarding: Disciplina, Diritti e Doveri, organizzato dal CONI e dall’Associazione Italiana Avvocati dello Sport (AIAS), ha rappresentato un’importante occasione di riflessione e approfondimento sui temi legati alla tutela dei minori e alla lotta contro abusi e discriminazioni nel contesto sportivo. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore, tra cui accademici, avvocati e figure istituzionali, che hanno discusso su come garantire un ambiente sicuro per i giovani atleti e promuovere un cambiamento culturale che preveda una prevenzione attiva degli abusi.

 

SALUTI ISTITUZIONALI E INTRODUZIONE AI LAVORI 

L’evento è stato inaugurato dai saluti istituzionali di Giovanni Malagò, Presidente del CONI, e Salvatore Civale, Presidente dell’Associazione Italiana Avvocati dello Sport (AIAS).

Giovanni Malagò ha aperto i lavori, portando i saluti istituzionali e sottolineando l’importanza di affrontare il tema della tutela dei minori e degli abusi nello sport. Ha parlato dell’impegno del CONI nell’incrementare la sensibilizzazione e nel sostenere politiche di protezione efficaci in ambito sportivo. La protezione dei giovani atleti, ha detto, è una priorità per l’ente, che continuerà a lavorare a stretto contatto con le federazioni per garantire un ambiente sicuro per tutti.Entrambi hanno sottolineato l’importanza del convegno come piattaforma per la discussione e la sensibilizzazione sul tema della tutela dei minori nello sport.

Salvatore Civale, Presidente dell’Associazione Italiana Avvocati dello Sport (AIAS), ha poi preso la parola, evidenziando come la legalità e la protezione dei diritti fondamentali siano imprescindibili nello sport. Ha rimarcato l’importanza di un approccio integrato che coinvolga tutte le parti interessate nel garantire un ambiente di competizione sano, libero da abusi e discriminazioni.

 

PRESENTAZIONE DEL NUOVO NUMERO DELLA RIVISTA E DEL CONVEGNO (00:05:30)

La sessione successiva è stata dedicata alla presentazione del nuovo numero della Rivista di Diritto Sportivo , presieduta da Alberto Gambino, Condirettore Scientifico della rivista, Giulio Napolitano, Condirettore Scientifico, e Vincenzo Iaconianni, Direttore Responsabile della rivista.

Alberto Gambino ha presentato il nuovo numero della rivista, che si concentra sul tema della protezione dei minori e delle politiche di safeguarding nello sport. il Professore ha sottolineato l’importanza di un dialogo continuo tra giuristi, professionisti dello sport e le istituzioni per promuovere normative efficaci.

Giulio Napolitano ha aggiunto che questo volume è un contributo fondamentale alla riflessione sul diritto sportivo, in particolare per quanto riguarda il contrasto agli abusi e la prevenzione delle situazioni di rischio. Ha elogiato l’approccio multidisciplinare del convegno, che include contributi giuridici, psicologici e sportivi.

Vincenzo Iaconianni, Direttore responsabile della Rivista di Diritto Sportivo, ha poi parlato dell’evoluzione del diritto sportivo italiano, soprattutto in relazione alla tutela dei minori, e del crescente bisogno di integrare la formazione giuridica con quella pratica in ambito sportivo.

 

GLI INTERVENTI DEI RELATORI

Stefano Bastianon, Ordinario di Diritto dell’Unione Europea e Diritto europeo dello sport presso l’Università degli Studi di Bergamo, ha approfondito la dimensione europea del diritto sportivo, evidenziando come l’Unione Europea possa svolgere un ruolo sempre più incisivo nella definizione di politiche di tutela e safeguarding. Ha analizzato gli sviluppi normativi relativi agli abusi nel contesto sportivo e come le politiche europee possano contribuire a rafforzare la protezione degli atleti, soprattutto nei settori giovanili.

Adelchi D’Ippolito Presidente dell’Osservatorio Permanente per le Politiche di Safeguarding del CONI, ha approfondito il tema della protezione dei minori nelle federazioni sportive. Ha illustrato le politiche concrete adottate dal CONI per garantire un ambiente sicuro e ha parlato dell’importanza di monitorare costantemente le pratiche di safeguarding. Ha inoltre analizzato come le normative italiane e internazionali si siano evolute nel tempo per rispondere in modo efficace a queste problematiche.

Ugo Taucer, Procuratore Generale dello Sport CONI, ha trattato le sfide legate alla gestione dei casi di abusi nello sport. Ha discusso le difficoltà nell’implementazione delle normative, ma anche le opportunità di cooperazione tra giustizia ordinaria e giustizia sportiva. Ha inoltre enfatizzato la necessità di formare una rete di protezione per i minori che operi a livello nazionale e internazionale, promuovendo un approccio integrato che coinvolga le federazioni, le istituzioni sportive e le autorità giudiziarie.

Federica Cavalieri, Presidente del Safeguarding Office delle Federazioni Sportive, ha presentato le linee guida concrete per la prevenzione di abusi, violenze e discriminazioni. Ha sottolineato come la creazione di un ambiente sicuro per gli atleti dipenda dalla sensibilizzazione e dalla formazione continua, non solo per gli allenatori ma per tutte le figure che operano nelle federazioni. Ha parlato anche delle figure di riferimento che devono essere presenti per monitorare e segnalare eventuali casi di abuso.

Luigi Barbiero, Coordinatore Dipartimento Interregionale Lega Nazionale Dilettanti FIGC, ha discusso le specifiche problematiche che riguardano le realtà sportive dilettantistiche. Queste federazioni, pur affrontando sfide uniche, devono comunque aderire alle politiche di safeguarding. Ha parlato dell’importanza di sensibilizzare allenatori, dirigenti e atleti sui diritti dei minori e sulle pratiche di prevenzione. Ha inoltre evidenziato come sia fondamentale costruire una cultura sportiva che rispetti i principi di tutela e inclusività.

La seconda parte dell’evento è stata una tavola rotonda moderata da Maria Pia Pignalosa, Associato di Diritto Privato presso l’Università di Roma “Foro Italico”. Durante la tavola rotonda, i relatori hanno esplorato una varietà di temi giuridici e psicologici legati al fenomeno degli abusi nello sport, offrendo una visione a 360 gradi delle problematiche e delle soluzioni possibili.

GLI INTERVENTI DELLA TAVOLA ROTONDA

Gianluca Scarchillo, Associato di Sistemi Giuridici Comparati e Diritto privato Comparato presso l’Università di Roma “La Sapienza”, ha esplorato le differenze tra i sistemi di giustizia sportiva internazionali e italiani. Ha discusso come le politiche di safeguarding siano influenzate dalle normative sovranazionali e dalle convenzioni internazionali. Ha messo in evidenza l’importanza di una regolamentazione globale per affrontare il fenomeno degli abusi nello sport.

Carlo Bonzano, Ordinario di Diritto Processuale Penale presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, ha trattato la responsabilità penale negli abusi sportivi. Ha esplorato le difficoltà pratiche nell’implementazione delle normative e come la legge sportiva possa essere applicata in modo più efficiente per tutelare i minori. Ha evidenziato l’importanza di una gestione integrata tra diritto penale e diritto sportivo.

Angelo Panno, Associato di Psicologia Sociale presso l’Università Europea di Roma, ha esplorato gli aspetti psicologici legati agli abusi nello sport, in particolare l’impatto su minori vittime di violenza. Ha sottolineato l’importanza di formare psicologi e professionisti del settore per riconoscere i segnali di abuso e intervenire tempestivamente. Ha anche evidenziato il ruolo delle federazioni nel creare un ambiente psicologicamente sicuro per i giovani atleti.

Maria Valentina Morgana, Avvocato e Dottoranda di Ricerca presso l’Università degli Studi di Palermo, ha concluso la tavola rotonda con un intervento sulla gestione delle segnalazioni di abusi. Ha parlato delle difficoltà pratiche e giuridiche nel trattare i casi di abuso, mettendo in evidenza l’importanza di una collaborazione efficace tra le istituzioni sportive e quelle giuridiche. Ha concluso sottolineando il ruolo cruciale delle federazioni e delle procure nel garantire una gestione tempestiva ed efficace delle segnalazioni.

L’evento si è concluso con un ringraziamento da parte degli organizzatori, che hanno ribadito l’importanza di continuare il lavoro di sensibilizzazione e prevenzione sui temi del safeguarding nello sport. Il convegno ha rappresentato un passo fondamentale verso la creazione di un ambiente più sicuro e inclusivo per i giovani atleti.

 

 

Riportiamo di seguito il link alla registrazione completa dell’evento:

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