Il Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, e il Direttore…
Tlc: avanti fine roaming, sofferto ok Ue a regole antiabuso

Queste impediscono il roaming permanente, ovvero l’utilizzo di una scheda acquistata in un Paese con tariffe migliori per usarla in modo continuativo in un altro, e coprono tutti gli utenti sulla base del principio di residenza e dei legami stabili a uno stato membro, dagli studenti Erasmus ai lavoratori transfrontalieri, assicurando loro la fine dei sovraccosti dell’uso dello smartphone all’estero.
“Questo è un passo importante”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Ue Andrus Ansip, “possiamo adottare le salvaguardie proposte per far funzionare la fine del roaming”. Ora, ha sottolineato, “serve un accordo sui prezzi all’ingrosso” del roaming, su cui i negoziati cominciano già “questa settimana”. L’Italia ha votato a favore: anche le carte prepagate, assicurano fonti Ue, rientrano nel pacchetto e beneficiano come gli abbonamenti della fine dei sovraccosti.
Le regole anti-abusi che definiscono come funzionerà in pratica la fine dei sovraccosti del roaming – aggiunge l’Ansa – hanno spaccato gli stati membri: 12 hanno votato a favore, 9 si sono astenuti e 7 contro, riferiscono fonti Ue. Sono rimasti contrari i Paesi del Sud e del Nord Europa (Croazia, Grecia, Cipro, Portogallo, Finlandia, Austria, Ungheria), per motivi opposti: chi riceve molti turisti d’estate e teme di dover pagare infrastrutture per garantire il traffico dati ma senza poter rientrare dei costi dell’investimento nella bassa stagione, e chi ha invece formule attraenti per i consumatori messe a rischio da un eventuale ‘shopping’ straniero.
Tra gli astenuti, invece, tutti i ‘grandi’ Paesi (ma nel sistema di voto dei comitati tecnici Ue conta come a favore): Germania, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Svezia, Polonia, Repubblica ceca, Romania, Lettonia. A favore, invece, oltre all’Italia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Irlanda, Malta, Slovacchia, Slovenia, Bulgaria, Estonia e Lituania.
Con le nuove regole adottate oggi, infatti, si garantisce a tutti, inclusi studenti Erasmus, lavoratori transfrontalieri, viaggiatori frequenti, pensionati o lavoratori che spendono parte dell’anno in un altro Paese, di poter pagare chiamate, sms e traffico dati alla stessa tariffa che a casa. Gli operatori potranno chiedere prove della residenza o dei legami con il Paese di cui si chiede la carta sim e si dovranno basare sull’indirizzo di fatturazione delle bollette per verificare sino a che punto un utente è residente o meno nel paese in cui ha sottoscritto il contratto telefonico.
Per le carte prepagate, i consumatori una volta all’estero potranno utilizzare il loro credito rimanente alla stessa tariffa che a casa per chiamate ed sms, mentre per i dati pagheranno il prezzo all’ingrosso del servizio che si applicano tra di loro gli operatori.
Per chi ha abbonamenti illimitati con tariffe addirittura inferiori ai prezzi all’ingrosso, il traffico voce e sms resta illimitato, mentre per i dati avrà diritto a due volte il valore del suo abbonamento al prezzo all’ingrosso. Più basso sarà il prezzo su cui troveranno l’accordo Parlamento, Consiglio e Commissione Ue, maggiori saranno le possibilità di consumo e minori le spese per gli utenti.
15 dicembre 2016