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Torna l’interesse degli investitori istituzionali per le società quotate italiane: pubblicato il Rapporto Consob 2025 sulla corporate governance

La Consob ha pubblicato oggi il nuovo Rapporto sulla corporate governance delle società italiane quotate in Borsa, evidenziando segnali positivi sul fronte dell’attrattività del mercato nazionale. Dopo anni di flessione, il 2024 segna infatti un’inversione di tendenza: la quota di società con investitori istituzionali nell’azionariato è salita al 27%, rispetto al 24% dell’anno precedente. L’aumento riguarda soprattutto gli investitori esteri, presenti nel capitale del 21,5% delle società, contro il 19% del 2023.

Per la prima volta, il Rapporto si arricchisce di un Addendum che fotografa le modalità di interazione tra imprese, azionisti e stakeholder. L’analisi, condotta su base campionaria, mostra un’intensificazione del dialogo tra le parti, evidenziando una crescente apertura delle società a una gestione più partecipativa e trasparente.

L’attenzione ai temi ESG (ambientali, sociali e di governance) continua a consolidarsi: nel 2023 il 68% delle imprese ha istituito un comitato di sostenibilità, in aumento rispetto al 61% dell’anno precedente e al 20% registrato nel 2017. Un trend che conferma l’integrazione progressiva della sostenibilità nelle scelte strategiche delle aziende quotate.

Il Rapporto analizza anche l’equilibrio di genere negli organi societari. Le donne occupano oggi il 43% dei ruoli, superando la soglia legale del 40%. Cresce inoltre la percentuale di società in cui il genere femminile è rappresentato in misura uguale o superiore a quello maschile nei consigli di amministrazione (19% nel 2024, rispetto al 15% dell’anno precedente). Tuttavia, restano basse le percentuali di donne nei ruoli apicali: solo il 2,2% ricopre incarichi di amministratore delegato e il 3,5% di presidente del consiglio di amministrazione.

Il fenomeno dell’interlocking – la titolarità di incarichi di amministrazione in più di una società quotata – riguarda il 27,6% delle donne, dato superiore a quello degli uomini, ma in graduale riduzione rispetto al picco del 34,9% raggiunto nel 2019.

Sul fronte dei diritti di voto, 72 emittenti (pari al 14,7% della capitalizzazione complessiva) hanno introdotto in statuto il meccanismo del voto maggiorato, che rafforza la posizione degli azionisti stabili. Tra questi, 10 società prevedono una forma potenziata di voto maggiorato.

Il Rapporto sarà presentato ufficialmente il prossimo 3 luglio a Roma, presso l’Auditorium della Consob, durante l’evento Corporate governance in Italia – Analisi sugli strumenti di potenziamento dei diritti di voto, promosso in collaborazione con il Comitato Italiano per la Corporate Governance e Assonime.

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