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Ue, con fine roaming raddoppiato uso smartphone all’estero

Con la fine dei sovraccosti del roaming nell’Ue da metà giugno è praticamente raddoppiato l’uso dello smartphone all’estero. L’Italia è in linea con il dato europeo. E’ quanto emerge dalle prime informazioni diffuse dalla Commissione Ue, in base a un sondaggio ad hoc Eurobarometro realizzato a fine agosto.

Bruxelles ha intanto assicurato di non aver ricevuto finora nessun reclamo di aumenti delle tariffe nazionali in concomitanza con l’abolizione di quelle di roaming. Innanzitutto sono ben il 71% degli europei e leggermente meno, il 67% degli italiani, a essere al corrente delle nuove regole Ue che consentono da circa tre mesi di pagare come a casa chiamate, sms e dati utilizzati all’estero. Inoltre il 72% degli europei e sempre il 67% degli italiani è convinto di trarre benefici da questa misura.

Guardando all’uso dettagliato dei cellulari durante i viaggi all’estero, emerge quindi il raddoppio della percentuale di viaggiatori che utilizzano il traffico dati con la stessa frequenza che a casa (31% dopo il 15 giugno contro il 15% di prima a livello Ue, in Italia il 41% contro il 20%). Si è poi dimezzata la percentuale di chi non ha mai utilizzato il traffico dati (21% contro 42% per l’Ue, meno per l’Italia con 21% contro 33%).

Il trend generale, in ogni caso, è il calo delle limitazioni all’uso della telefonia mobile dall’estero: solo il 12% degli europei ora spegne il telefono contro il 20% di prima della fine dei sovraccosti del roaming, e gli italiani sono ancora meno, appena il 6% contro il 15% del pre-15 giugno. Resta comunque un ampio margine di miglioramento: anche dopo l’entrata in vigore del regolamento Ue ‘Roam-like-at-home’, il 60% dei viaggiatori europei e il 59% degli italiani ha continuato a limitare l’uso dello smartphone in un altro paese Ue, pur se meno rispetto al passato (rispettivamente 66% e 69%).

“Il roaming a tariffa nazionale funziona”, ha dichiarato la commissaria Ue al digitale Mariya Gabriel, dicendosi “molto attenta” alla questione dell’aumento dei prezzi nazionali per compensare i costi del roaming ma assicurando che finora non sono arrivati reclami.

(Fonte Ansa)

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