La Prof.ssa Virginia Zambrano è PhD in Diritto Civile presso l'Università di Napoli, attualmente è docente…
Vodafone-Liberty Global: confermata l’acquisizione dalla Corte Generale UE
La Corte Generale dell’Unione Europea ha convalidato la decisione della Commissione Europea, autorizzando l’acquisizione delle attività di telecomunicazione di Liberty Global in Germania, Repubblica Ceca, Ungheria e Romania da parte di Vodafone.
Nel 2018, Vodafone, azienda britannica attiva nei settori delle telecomunicazioni mobili, internet e televisione, aveva annunciato l’intenzione di acquisire le attività di Liberty Global in diversi paesi europei. In Germania, l’operazione prevedeva l’acquisizione completa di Unitymedia, fornitore di servizi televisivi e internet a banda larga.
Dopo un’iniziale valutazione che aveva sollevato dubbi circa l’impatto dell’operazione sulla concorrenza, la Commissione aveva approvato la concentrazione nel luglio 2019, imponendo a Vodafone alcuni impegni per mitigare eventuali rischi per la competizione.
Tre aziende tedesche – Deutsche Telekom, Tele Columbus e NetCologne – avevano successivamente contestato la decisione della Commissione presso la Corte Generale dell’UE, sostenendo che l’acquisizione avrebbe rafforzato la posizione dominante di Vodafone sul mercato della trasmissione televisiva al dettaglio in Germania. Secondo i ricorrenti, la Commissione aveva commesso errori di valutazione nel giudicare gli effetti concorrenziali dell’operazione.
Con la sentenza odierna, la Corte Generale ha respinto i ricorsi, ritenendo che le valutazioni della Commissione fossero corrette. In particolare, la Corte ha stabilito che, prima della concentrazione, Vodafone e Liberty Global non erano concorrenti né diretti né potenziali nel mercato tedesco della trasmissione televisiva al dettaglio. Pertanto, l’operazione non avrebbe eliminato un rapporto di concorrenza preesistente né ostacolato in modo significativo la concorrenza effettiva.
La sentenza ha inoltre chiarito che, per dichiarare una concentrazione incompatibile con il mercato interno, è necessario dimostrare che essa ostacoli in modo significativo la concorrenza effettiva. Il semplice rafforzamento di una posizione dominante, senza ulteriori evidenze, non è sufficiente. Di conseguenza, nonostante l’acquisizione abbia consolidato la posizione di Vodafone sul mercato, la Commissione ha legittimamente concluso che non vi fosse un ostacolo significativo alla concorrenza.
La decisione della Corte Generale ribadisce la validità del processo di valutazione della Commissione nelle operazioni di concentrazione, sottolineando l’importanza di un’analisi rigorosa degli effetti sui mercati rilevanti. L’esito del caso rappresenta una vittoria per Vodafone, che vede confermata la legittimità della sua acquisizione, e per la Commissione, il cui approccio è stato riconosciuto come conforme ai criteri legali ed economici dell’Unione Europea.
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