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Una costituente italiana per la governace del web

Per Alberto Gambino, presidente dell’accademia italiana del codice di internet (Iaic), che riunisce accademici ed esperti dell’Ict «c’è ora bisogno che il Governo faccia la sua parte, mantenendo intatti i principi dell’apertura e della partecipazione diffusa». E il modello brasiliano del “marco civil”, governato da un comitato «dove accanto a rappresentanti governativi siedono anche esponenti della società civile ed operatori e imprese Telco, è un buon punto di riferimento – afferma Gambino – ma le peculiarità italiane, che vedono da un lato un immenso patrimonio artistico e culturale e, dall’altro, forti istanze partecipative degli utenti, richiedono una ricalibratura a favore di tali specificità».

Su Il Sole 24 Ore – 14 aprile 2015

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