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Giustizia,Gambino (IAIC), riflettere su rischi algoritmi applicativi “Senza contrappesi, verità tecnologica diventerà verità giudiziaria”

Roma, 12 mar. (askanews) – “Se le decisioni giudiziarie robotiche si avvarranno di un algoritmo applicativo al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti, allora la verità tecnologica dell’algoritmo sarà la verità del diritto che irradierà il suo enforcement direttamente sui cittadini e i loro beni”.
Lo ha dichiarato stamane il prof. avv. Alberto Gambino, presidente dell’Italian Academy of the Internet Code e Prorettore dell’Università Europea di Roma, nella sua relazione al convegno organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Senato, in tema di “Algoritmi, etica e diritto” cui hanno partecipato personalità politiche ed eminenti figure del diritto, delle scienze computazionali e della filosofia, secondo quanto si legge in un comunicato degli organizzatori.
“Oggi, dunque, più che in altri periodi storici – ha aggiunto il giurista, concludendo il suo intervento – occorre sintonizzare una riflessione sulla coscienza della giurisdizione, recuperando il primato di quel ragionamento, sintesi di competenza ed equità, sull’apparente ineluttabilità di un sistema giudiziario basato su decisioni/sanzioni robotiche per definizione aliene da quell’atteggiamento unico e per certi versi compassionevole, da cum patior, soffro con, che appartiene soltanto a chi giudica i suoi simili”.
(Fonte Askanews)