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Internet in Italia, crescono utilizzatori “forti”. Ma il 38% delle persone è offline
“Nel 2015, il 56,5 per cento della popolazione di 3 anni e più dichiara di utilizzare il personal computer e il 60,2 per cento di quella di 6 anni e più afferma di fare uso di Internet”. È una delle indicazioni contenuta nell’ultimo annuario statistico dell’Istat. L’uso del personal computer coinvolge soprattutto i giovani e raggiunge i livelli più elevati nelle fasce di età 15-17 anni (88%) e 18-19 anni (86,2%). Dai 25 anni in poi la quota degli utilizzatori, pur mantenendosi su valori elevati, inizia a diminuire gradualmente fino a raggiungere i valori più bassi nelle fasce d’età più anziane (il 24,4% per i 65-74 anni e il 6,6% per i 75 anni e più). Un andamento del tutto analogo si riscontra per l’uso di Internet: “Le differenze di genere – spiega il rapporto – nonostante il generale innalzamento dei tassi di utilizzo sia del personal computer sia di Internet degli ultimi anni, rimangono pur sempre evidenti. Il 61,6% degli uomini dichiara di utilizzare il personal computer a fronte del 51,7% delle donne. In modo del tutto analogo, il 65% degli uomini usa Internet contro il 55,8% delle donne. Il dislivello a sfavore delle donne si riscontra in tutte le fasce di età, fatta eccezione – nell’utilizzo del personal computer – per le 15-24enni e – nell’uso di Internet – per le giovani donne di 6-14 anni e 18-19 anni. Nelle fasce di età successive, le differenze di genere si accentuano considerevolmente: tra i 60- 74enni i tassi di utilizzo dei maschi – sia del personal computer sia di Internet – sono di oltre 17 punti percentuali più elevati di quelli registrati tra le loro coetanee”. Il Mezzogiorno continua a rimanere indietro nell’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Nel 2015 dichiara, infatti, di utilizzare il computer il 49,1% della popolazione residente nel Sud e il 50,4% nelle Isole, mentre si rileva una quota che va oltre il 61% nel Nord ed è pari a 57,8 nel Centro. Di pari passo, l’uso di Internet registra una minore diffusione nell’Italia meridionale e insulare: viene utilizzato da oltre il 53% dei residenti nel Mezzogiorno, contro il 65,2% degli abitanti del Nord-est, il 64,6 del Nord-ovest e il 61,6% dei residenti nel Centro. Le aree metropolitane, sia nel comune centro sia nella sua periferia, sono, inoltre, quelle in cui viene maggiormente usato il personal computer e dove si naviga di più in Internet. “Considerando la frequenza di utilizzo – sottolinea l’Istat – si evidenzia la netta diffusione dell’uso quotidiano sia del personal computer sia di Internet: rispettivamente pari al 34,4% delle persone di 3 anni e più e al 40,3% delle persone di 6 anni e più. Ed è proprio tra chi ne fa un utilizzo giornaliero che si concentrano maggiormente le differenze sia territoriali sia di genere. Nel tempo sempre più persone usano il personal computer. A partire dal 2001 (primo anno in cui ne è stato rilevato l’utilizzo) ad oggi la quota di individui che ne fa uso è aumentata di quasi 20 punti percentuali (da 36,9% passa a 56,5), pur essendo stata caratterizzata da diverse fasi di stazionarietà come nel 2014. Il tasso di utilizzo riprende a salire nel 2015 (l’anno precedente era pari, infatti, a 54,8 per cento della popolazione di 3 anni e più), insieme anche agli utilizzatori giornalieri (si passa da 33,6 per cento a 34,4). L’uso di Internet, ancor più che per il ricorso al personal computer, coinvolge sempre più persone di anno in anno (il maggiore incremento si è avuto negli anni tra il 2008 e il 2010) e anche nel 2015 l’andamento nella navigazione attraverso Internet denota un cospicuo balzo in avanti: +2,8 punti percentuali rispetto al 2014, totalizzando un incremento di oltre 33 punti percentuali dal 2001. Anche gli utilizzatori forti continuano ad aumentare (sia tra le donne sia tra gli uomini): le persone che dichiarano di utilizzare la rete tutti i giorni passano da 37,0 a 40,3%. In parallelo diminuiscono coloro che dichiarano di non aver mai utilizzato Internet: da 40,9% a 38″.
I numeri dell’eCommerce
4 gennaio 2015