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La Commissione europea e le autorità nazionali esortano SHEIN di rispettare la normativa UE a tutela dei consumatori

Il 23 maggio 2025, a seguito di un’indagine coordinata su scala europea, la Commissione europea e la rete di cooperazione per la tutela dei consumatori (CPC) hanno notificato alla piattaforma di e-commerce SHEIN numerose violazioni del diritto dell’Unione europea in materia di tutela dei consumatori. Le autorità di Belgio, Francia, Irlanda e Paesi Bassi, con il coordinamento della Commissione, hanno esortato l’azienda di adeguare le proprie pratiche alla normativa vigente. SHEIN, attualmente ancora sotto indagine, è stata invitata a fornire ulteriori informazioni alla rete CPC.
L’indagine ha rilevato una serie di condotte scorrette nei confronti dei consumatori, tra cui la promozione di sconti fittizi basati su prezzi mai realmente applicati, tecniche di vendita aggressive con scadenze ingannevoli, informazioni errate o mancanti sui diritti di recesso e rimborso, etichette di prodotto fuorvianti, dichiarazioni ambientali non verificate e difficoltà nel contattare il servizio clienti. È emersa anche la necessità di chiarire la trasparenza nelle recensioni, nelle classifiche dei prodotti e nella gestione contrattuale tra SHEIN e i venditori terzi ospitati sulla piattaforma.
L’iniziativa si affianca all’indagine già in corso da parte della Commissione europea nell’ambito della legge sui servizi digitali (DSA). SHEIN, infatti, è stata designata come piattaforma online di dimensioni molto grandi (VLOP) il 26 aprile 2024, assumendo obblighi più stringenti in termini di mitigazione dei rischi sistemici, sicurezza dei prodotti, trasparenza degli algoritmi di raccomandazione e tutela della salute pubblica. I procedimenti aperti nel quadro del DSA sono tuttora in corso.
La rete CPC ha concesso a SHEIN un mese di tempo per rispondere alle contestazioni e proporre impegni concreti. Qualora la risposta non fosse ritenuta soddisfacente, le autorità nazionali potranno avviare procedure sanzionatorie, che includono l’irrogazione di ammende proporzionate al fatturato annuo di SHEIN nei Paesi UE coinvolti.
L’azione si inserisce nella strategia più ampia delineata dalla Commissione nella comunicazione del 5 febbraio 2025 su un sistema di e-commerce sicuro e sostenibile, che mira a rafforzare l’applicazione del diritto dei consumatori in un mercato digitale sempre più globale. Le autorità europee ribadiscono che le norme dell’UE devono essere rispettate da tutte le imprese che operano nel mercato interno, indipendentemente dalla loro sede.
Ulteriori dettagli sull’indagine sono disponibili nella pagina dedicata della rete CPC, che raccoglie le azioni congiunte condotte dalle autorità dei 27 Stati membri, della Norvegia e dell’Islanda. Le disposizioni contestate si riferiscono, tra le altre, alla direttiva sulle pratiche commerciali sleali, alla direttiva sui diritti dei consumatori, alla direttiva sull’indicazione dei prezzi e alla direttiva sul commercio elettronico.
Lo statement ufficiale e tutti gli aggiornamenti sono consultabili direttamente sul sito della Commissione europea.