La Corte di giustizia dell’Unione europea è intervenuta in merito a una questione sollevata dalla…
Tutela dei consumatori: vietata la pubblicità con indicazioni sulla salute per integratori contenenti sostanze botaniche non autorizzate

La pubblicità di integratori alimentari contenenti sostanze botaniche, che includa affermazioni relative ai benefici per la salute, è attualmente vietata, a meno che la Commissione Europea non abbia completato il suo esame e inserito tali indicazioni negli elenchi delle dichiarazioni autorizzate. Questo divieto è previsto da un regolamento del 2006 che stabilisce che le indicazioni salutistiche possono essere utilizzate solo se approvate dalla Commissione, al fine di garantire che siano scientificamente fondate e tutelino la salute dei consumatori. In assenza di un’approvazione formale, le indicazioni relative alle sostanze botaniche non possono essere utilizzate per promuovere integratori alimentari, tranne nel caso in cui siano state autorizzate in base a un regime transitorio, che tuttavia non si applica in questo caso.
Nel caso in esame, l’impresa tedesca Novel Nutriology ha commercializzato un integratore alimentare contenente estratti di zafferano e succo di melone, pubblicizzando il prodotto con l’affermazione che tali estratti migliorassero l’umore e riducessero stress e stanchezza. Tuttavia, un’associazione professionale tedesca ha citato l’azienda, sostenendo che queste dichiarazioni fossero contrarie al diritto dell’Unione Europea, poiché non autorizzate dalla Commissione.
La Corte federale di giustizia tedesca ha quindi chiesto alla Corte di giustizia dell’Unione Europea di esprimersi sulla questione. La Corte ha confermato che, secondo il regolamento del 2006, le indicazioni salutistiche non possono essere utilizzate nella pubblicità degli integratori alimentari fino a quando non siano state autorizzate dalla Commissione e inserite negli elenchi delle dichiarazioni consentite. La Commissione non ha ancora completato l’esame delle indicazioni relative alle sostanze botaniche, e quindi non le ha incluse nell’elenco delle indicazioni salutistiche autorizzate. Inoltre, l’azienda non ha rispettato la procedura prevista per il regime transitorio, che avrebbe richiesto la presentazione di una domanda di autorizzazione entro il 19 gennaio 2008. Pertanto, la pubblicità dell’integratore contenente estratti di zafferano e succo di melone è stata considerata illegale.
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