La Commissione europea ha recentemente pubblicato i primi progetti ai quali è stato assegnato il…
Il Consiglio Affari Ue conferma la direttiva sullo scambio di informazioni tra gli Stati sui passeggeri delle compagnie aeree
Dopo l’approvazione da parte della plenaria Parlamento europeo, la direttiva PNR riceve il placet dei ministri degli Affari interni dei 28 Paesi. In base alla direttiva gli Stati membri dovranno stabilire una propria “Unità di informazione sui passeggeri” (UIP) per raccogliere i dati PNR dalle compagnie aeree. Tali informazioni dovranno essere conservati per cinque anni ma, trascorsi sei mesi dal trasferimento, saranno resi anonimi mediante la mascheratura di alcuni elementi, come il nome, l’indirizzo e i contatti, elementi capaci di identificare con esattezza il passeggero. Le Uip saranno responsabili della raccolta, conservazione e trattamento dei dati PNR, nonché di trasferirli alle autorità competenti e scambiarli con le Unità d’informazione sui passeggeri di altri Stati membri e con Europol. La direttiva stabilisce che il trasferimento di dati PNR dovrebbe essere consentito solo “caso per caso” e unicamente a fini di “prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti dei reati di terrorismo e dei reati gravi”. La direttiva si applica ai voli extra-Ue, ma gli Stati membri potranno decidere di estenderla ai voli intra-Ue (ad esempio, i voli che si dirigono da uno Stato membro verso un altro o altri Stati membri), notificandolo per iscritto alla Commissione. I Paesi possono inoltre decidere di procedere con la raccolta e il trattamento dei dati PNR provenienti da operatori economici diversi dalle compagnie aree, come le agenzie di viaggio e gli operatori turistici, che forniscono allo stesso modo servizi di prenotazione di voli. La Commissione europea dovrà procedere a un riesame della direttiva europea sul PNR due anni dopo la sua trasposizione nelle legislazioni nazionali. Una volta pubblicata nella Gazzetta ufficiale Ue, i Paesi Ue avranno tempo due anni per recepire la direttiva nelle rispettive legislazioni nazionali. 28 aprile 2016