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Nato: il cyberspazio è il nuovo campo di guerra al pari di terra, mare, aria. D’ora in avanti la risposta agli attacchi informatici sarà militare

Il cyberspazio è ufficialmente un teatro operativo di guerra al pari di terra, mare e aria.

Lo ha annunciato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg riferendo le decisioni dell’Alleanza. “Abbiamo deciso di fare del cyber un teatro di guerra, come terra, mare e aria“, ha affermato, aggiungendo che la decisione di dichiarare il cyberspazio come dominio operativo è di grande importanza per l’Alleanza. “Un attacco informatico può innescare la difesa collettiva”, ha aggiunto Stoltenberg.

Dal vertice Nato di Bruxelles si conferma la decisione già allo studio da almeno da cinque anni – dal vertice di Lisbona del 2011 -, e cioè che la rete è da considerarsi un ‘teatro operativo separato’, come terra, cielo e mare. Una decisione che muta radicalmente la dottrina militare Nato e che militarizza una materia fin qui gestita dalle polizie, anche in cooperazione a livello di Interpol ed Europol.

D’ora in avanti la risposta agli attacchi informatici sarà di carattere militare.

Un attacco informatico può attivare la difesa collettiva – ha rimarcato il Segretario Generale NATO – , perché vediamo gli attacchi informatici come qualcosa che può causare enormi danni, e può essere molto pericoloso. Ed è difficile immaginare senza una dimensione informatica”.

Non era concepibile nel 1949, anno del Trattato istitutivo, compreso l’articolo 5 che prevede la difesa collettiva e che è stato fin qui invocato solo una volta, dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre 2001.

Il centro di cooperazione cibernetica NATO è ubicato in Estonia, Paese colpito nel 2007 da un imponente attacco informatico di cui fu accusata la Russia, che smentì.

16 giugno 2016

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