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Il digitale vale il 15% dell’economia mondiale: dominano Usa e Cina

L’economia digitale vale più del 15% del Pil mondiale ed è sempre più dominata da Usa e Cina. L’Europa raccoglie le briciole, ma grazie al Gdpr è all’avanguardia nelle politiche per la regolazione di questo settore mentre America latina ed Africa soffrono la mancanza di infrastrutture.

È quanto emerge dal primo Rapporto sull’economia digitale pubblicato dall’Unctad, la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo che lancia l’allarme sul permanere di un enorme digital divide a livello globale. Metà della popolazione globale è infatti ancora offline, e nei paesi meno sviluppati dell’Africa la quota è pari a uno su cinque.

Insieme, Usa e Cina raccolgono il 75% dei brevetti globali sulle blockchain, sono responsabili del 50% degli investimenti nell’internet delle cose e rappresentano più del 75% del mercato del cloud. Da soli, i due giganti raccolgono il 90% della capitalizzazione delle prime 70 piattaforme digitali mentre l’Europa si deve accontentare di un magro 3,6% e Asia, Africa e America Latina non arrivano tutte insieme al 7%.

Sotto i riflettori del rapporto anche i modelli di business delle aziende che vedono l’affermarsi delle piattaforme digitali, grazie alla loro capacità di essere sia infrastruttura che intermediario. Complessivamente, le piattaforme digitali con una capitalizzazione superiore ai 100 milioni di dollari ha toccato i 7 trilioni di dollari nel 2017, segnando un +67% rispetto a due anni prima. Tra queste spiccano sette super-piattaforme: Microsoft, Apple, Amazon, Google, Facebook, Tencent e Alibaba.

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