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Intesa restrittive della concorrenza al porto di Napoli. AGCM: le società coinvolte sotto indagine

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’importante istruttoria nei confronti delle società CO.NA.TE.CO., SO.TE.CO., Marinvest e Terminal Flavio Gioia riguardo ad una presunta intesa restrittiva della concorrenza nel settore dei servizi di movimentazione merci nel porto di Napoli.

Secondo l’Autorità, queste quattro società di terminalisti si sarebbero coordinate segretamente per applicare un aumento tariffario uniforme agli spedizionieri del porto, violando così le leggi a tutela della concorrenza. L’accordo, secondo le indagini, prevedeva l’implementazione di un aumento tariffario di 25 euro per ogni contenitore da 20 piedi e 30 euro per ogni contenitore da 40 piedi, ed è stato attuato a partire dal 1° febbraio 2023.

L’Antitrust ha individuato nella data di inizio dell’aumento tariffario uno degli elementi chiave per sostenere la tesi di un accordo tra le società coinvolte. L’applicazione contemporanea delle stesse tariffe a tutte le merci in import destinate ai terminali del porto di Napoli potrebbe avere delle conseguenze gravi sull’equilibrio della concorrenza all’interno del mercato.

Secondo gli esperti, una simile intesa potrebbe comportare effetti negativi per gli spedizionieri, che si troverebbero ad affrontare costi più elevati senza la possibilità di beneficiare di una concorrenza reale tra i terminalisti presenti nel porto. Inoltre, l’assenza di competizione potrebbe ridurre l’efficienza dei servizi e limitare le opzioni disponibili per i clienti, comprese le aziende che si affidano al porto di Napoli per importare e esportare merci.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sta svolgendo l’istruttoria con la massima attenzione, raccogliendo prove e testimonianze per valutare l’entità e l’impatto dell’intesa presunta. Qualora dovesse essere confermata la violazione delle leggi antitrust, le società coinvolte potrebbero essere soggette a pesanti sanzioni pecuniarie e misure correttive per ripristinare la concorrenza nel mercato portuale di Napoli.

Al momento, le società interessate si sono dichiarate disponibili a collaborare pienamente con le autorità durante le indagini. La questione rimane comunque sotto osservazione da parte degli operatori del settore, delle autorità competenti e degli osservatori dell’economia, tutti interessati a comprendere l’esito dell’istruttoria e l’impatto che questa vicenda potrebbe avere sull’ambiente economico del porto di Napoli.

Resta da vedere come si svilupperà l’indagine e quale sarà la decisione finale dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato riguardo a questa delicata vicenda di presunta intesa restrittiva della concorrenza tra i terminalisti nel porto di Napoli.

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