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Istruttoria su presunte pratiche anticoncorrenziali: il caso di Poste Italiane
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha recentemente avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Poste Italiane per verificare possibili violazioni dell’art. 8, comma 2-quater della legge n. 287/1990. Secondo l’Autorità, Poste Italiane avrebbe negato l’accesso agli uffici e alla rete postale alle imprese concorrenti di PostePay, controllata da Poste Italiane, nei mercati della vendita al dettaglio di energia elettrica e gas naturale.
Il procedimento è stato innescato da segnalazioni che indicavano che Poste Italiane avrebbe rifiutato l’accesso a tali risorse ad alcuni concorrenti di PostePay che ne hanno fatto richiesta. Tale comportamento potrebbe aver conferito un vantaggio competitivo significativo alla controllata, influenzando le dinamiche concorrenziali in un mercato caratterizzato dalla fine dei regimi tutelati nella fornitura di energia elettrica e gas naturale.
Contemporaneamente all’istruttoria, l’Autorità ha avviato un procedimento cautelare ai sensi dell’art. 14-bis della legge n. 287 del 1990, al fine di ripristinare le condizioni di equità nei mercati interessati, che potrebbero essere state alterate dalle condotte sospette oggetto di indagine.
Funzionari dell’Autorità, supportati dal Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno condotto ispezioni presso le sedi delle società coinvolte al fine di raccogliere ulteriori informazioni in merito alla vicenda.
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