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La Commissione europea integra un codice di condotta riveduto nella legge sui servizi digitali per combattere l’incitamento all’odio online

La Commissione europea e il Comitato europeo per i servizi digitali hanno annunciato l’integrazione del “Codice di condotta+ per contrastare l’incitamento all’odio online” nella Legge sui servizi digitali (Digital Services Act, DSA). Il codice riveduto, basato sul primo codice introdotto nel 2016, mira a rafforzare il trattamento dei contenuti illegali relativi all’incitamento all’odio sulle piattaforme digitali, migliorando trasparenza e responsabilità.
Il codice si propone di:
- Facilitare la conformità al DSA: Le piattaforme designate dalla legge possono aderire al codice per dimostrare il rispetto delle norme sulla riduzione dei contenuti illegali.
- Impegnare i firmatari: Piattaforme come Facebook, TikTok, YouTube e LinkedIn si sono impegnate a migliorare il monitoraggio e la rimozione di contenuti di odio illegale.
- Coinvolgere i “flagger attendibili”: Entità specializzate segnaleranno i contenuti inadeguati, garantendo una risposta rapida entro 24 ore per almeno due terzi delle notifiche.
- Aumentare la trasparenza: Le piattaforme dovranno fornire dati dettagliati sulle misure adottate, incluso l’uso di algoritmi e l’impatto dei sistemi di raccomandazione nella diffusione di contenuti.
Le raccomandazioni della Commissione includono la raccolta di dati dettagliati suddivisi per Paese e la classificazione dei contenuti di odio (razza, religione, orientamento sessuale, ecc.), oltre al miglioramento delle collaborazioni con la società civile per prevenire la viralità di contenuti di odio.
L’incitamento all’odio è considerato un rischio per la democrazia e i diritti fondamentali. La Decisione quadro del 2008 e altre normative UE richiedono agli Stati membri di considerare reato l’istigazione pubblica alla violenza o all’odio. Il DSA, integrando codici di condotta come questo, mira a creare uno spazio digitale più sicuro, promuovendo la libertà di espressione senza tollerare abusi.
La Commissione monitorerà l’applicazione del codice e valuterà i risultati ottenuti, aggiornandolo periodicamente per affrontare le nuove sfide online.
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