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Riforma della Legge Par Condicio: AGCOM Invia una Segnalazione al Governo

Big Data

Nel contesto dell’evoluzione tecnologica e delle nuove dinamiche comunicative, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) ha assunto un ruolo attivo nel promuovere una revisione della legge 22 febbraio 2000 n. 28, nota come “Par condicio”. L’AGCOM, avvalendosi dei poteri conferitigli dall’articolo 1, comma 6, lettera c), n. 1, della legge istitutiva, ha deciso di inviare una segnalazione al Governo, al fine di affrontare le asimmetrie e le sfide emerse nell’applicazione della legge, alla luce dei nuovi scenari tecnologici e comunicativi.

La decisione dell’AGCOM si basa sull’analisi critica dell’applicazione ultraventennale della legge n. 28/2000, originariamente concepita in un contesto analogico. La segnalazione proposta all’esecutivo rappresenta un importante passo verso una modernizzazione delle disposizioni inerenti all’accesso ai mezzi di comunicazione durante le campagne elettorali.

La segnalazione dell’AGCOM si fonda su una valutazione attenta del contesto nazionale, considerando anche le iniziative promosse a livello dell’Unione Europea e confrontando le esperienze degli Stati membri. L’obiettivo primario è quello di adeguare la normativa alla realtà attuale, soprattutto in un’era in cui il ruolo di Internet e delle piattaforme digitali ha assunto un’importanza senza precedenti.

La segnalazione propone un’ampia riflessione sui vari aspetti della legge Par Condicio, che riguardano la comunicazione politica, istituzionale e l’informazione politica. Inoltre, vengono sollevate questioni relative ai messaggi politici autogestiti e ai sondaggi politico-elettorali, al fine di garantire un quadro normativo equilibrato che favorisca il dibattito politico e tuteli i diritti fondamentali dei cittadini.

L’AGCOM fa anche riferimento a recenti sentenze emesse dalla Giustizia Amministrativa, evidenziando l’importanza di considerare le dinamiche giuridiche in atto. Inoltre, fa menzione della delibera n.165/23/CONS, emessa dall’Autorità stessa, che ha stabilito una parità di trattamento tra canali televisivi online delle testate giornalistiche e quelli tradizionali.

L’obiettivo finale di questa segnalazione è di garantire la creazione di un quadro normativo flessibile e aggiornato, in grado di preservare la partecipazione al dibattito politico e proteggere i diritti democratici dei cittadini. L’AGCOM auspica che tali riforme siano prontamente attuate, auspicabilmente già nelle prossime competizioni elettorali, per consentire una regolamentazione più efficace e consona alle sfide del mondo digitale attuale.

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