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Tlc, l’Italia è quarta in Europa: il settore vale l’1,8% del Pil

L’Italia si conferma quarto mercato europeo per dimensioni, dietro a Germania, Regno Unito e Francia. Il settore Tlc italiano rappresenta l’1,8% del Pil nazionale e il 5,9% degli investimenti complessivi, al netto dell’asta per l’assegnazione delle licenze d’uso delle frequenze 5G, che ha comportato introiti per lo Stato italiano per 6,55 miliardi. In un contesto di leggera flessione dei ricavi nel 2018 (31,6€ mld, -2%), dovuti al calo della telefonia mobile (-5,3%), a far ben sperare per il futuro sono proprio gli investimenti in infrastrutture (8,4 miliardi, +17%), che si avvicinano ai livelli della Germania – si legge nel report di Mediobanca.

È Deutsche Telekom, davanti alla spagnola Telefònica, a guidare la classifica delle Tlc europee per fatturato. Più indietro, al sesto posto, Tim, che vanta tuttavia un tasso di investimento industriale sul fatturato da prima della classe (30,1% nell’ultimo triennio), superiore persino ai colossi americani AT&T e Verizon Communications, primi al mondo per ricavi. Nei primi 6 mesi del 2019, infine, l’andamento dei principali operatori italiani è stato altalenante (specialmente nella telefonia mobile) con Fastweb unica compagnia in crescita, oltre alla startup Iliad.

Per quanto riguarda le maggiori compagnie di telecomunicazioni europee sul gradino più alto del podio troviamo la tedesca Deutsche Telekom (75,7 miliardi di fatturato nel 2018, +0,7% sul 2017 e +20,7 sul 2014), davanti alla spagnola Telefònica (48,7 miliardi, -6,4% sul 2018, -11,3% sul 2014), alla britannica Vodafone (43,7€ miliardi, -2,2% sul 2017 e +3% sul 2014) e alla francese Orange (41,4€ miliardi, +1,3% sul 2017 e +4,9% sul 2014). La prima italiana, Tim, si colloca al sesto posto con un fatturato di 18,9 miliardi, in calo del 3,3% rispetto al 2017 e dell’11,7% sul 2014.

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