C’è già chi parla di sentenza storica. E in effetti, quella della Corte di Giustizia…
La realtà virtuale per combattere gli incendi boschivi: presentato il Forest Fire Area Simulator
È stato presentato all’Expo di Milano il Forest Fire Area Simulator, progetto realizzato dal Corpo forestale dello Sato e da Vitrociset con l’obiettivo di aiutare la lotta agli incendi boschivi tramite la realtà virtuale. “Un simulatore che permette di affinare e migliorare la preparazione di coloro che operano nel settore antincendio, tramite l’impiego di scenari di simulazione 3D, che riproducono fedelmente aree boschive aggredite dal fuoco in ambiente di realtà virtuale interattiva, secondo i principi impiegati nei cosiddetti Serious games“, si legge una nota della Forestale: “C’è la volontà sostenere il processo di modernizzazione e di revisione dei costi della Pubblica Amministrazione in un settore, come quello degli incendi boschivi, che assorbe ogni anno ingenti risorse finanziarie e dove non è ragionevole pensare di allestire scenari di addestramento reali per il personale in fase di formazione al contrasto del fenomeno degli incendi boschivi”. Il sistema Ffas si compone di un ambiente di simulazione immersiva in uno spazio di circa 300 metri quadri che consente, oltre alla formazione per la gestione ottimale delle attività di direzione dello spegnimento degli incendi boschivi e quella di manager delle Sale Operative Unificate di Protezione Civile, anche quella di supporto all’attività tecnica di polizia giudiziaria del Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo del Corpo forestale dello Stato. Il simulatore fornisce strumenti di applicazione del Metodo delle Evidenze Fisiche, una metodologia scientifica realizzata per individuare i punti d’innesco delle fiamme ed affinare le tecniche investigative per l’individuazione degli autori del reato d’incendio boschivo. “Per la realizzazione del progetto – spiega la nota – sono stati utilizzati i fondi europei del P.O.N. – Obiettivo convergenza 2007-2015, avvalendosi della collaborazione scientifica del Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli “Federico II” e collocandolo strategicamente all’interno del Centro di Formazione Nazionale di Castel Volturno per rafforzare la presenza dello Stato in un territorio a forte richiesta di legalità e di riqualificazione sociale”. 24 agosto 2015