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5G, per le telco italiane giro d’affari potenziale di 15 miliardi di dollari

Il 5G sarà il volano per la digitalizzazione delle industrie italiane. Genererà un giro d’affari potenziale per gli operatori fino a 15 miliardi di dollari e si salirà a 32 miliardi se si considerano le opportunità industriali complessive al 2030. È quanto emerge dal report “5G for business: a 2030 market compass” a firma di Ericsson e Arthur D.Little e presentato in esclusiva nazionale al convegno Corcom “Banda Ultralarga, ora tocca alle imprese – tra aree grigie e 5G”.

Sanità, manifatturiero, energia e utilities, automotive tra i settori industriali a maggiore potenziale di business. “Il 5G è una piattaforma per l’innovazione, che può accelerare il processo di trasformazione digitale in corso, rendendo l’Italia un Paese sempre più competitivo e attrattivo nello scenario globale – commenta Riccardo Mascolo, Head of Strategy and Business Development di Ericsson Italia e Sud Est Mediterraneo – È necessario che il 5G venga considerato come un’infrastruttura critica a livello nazionale e che gli operatori siano messi nelle giuste condizioni per rendere fin da subito sostenibili gli investimenti effettuati”.

Dieci i settori industriali presi in esame: manifatturiero, sicurezza pubblica, servizi finanziari, sanità, automotive, trasporto pubblico, media e intrattenimento, energia e utility, retail e agricoltura. Nel 2030 – si legge nel report – il 5G potrà abilitare 32 miliardi di dollari di investimenti nel processo di trasformazione digitale di questi settori, di cui 15 miliardi di dollari la stima dei potenziali ricavi per gli operatori.

Tre i possibili ruoli strategici individuati da Ericsson e Arthur D.Little per gli operatori, con diverse capacità di indirizzamento del potenziale di business 5G in campo industriale. In Italia si stimano infatti fino a 5 miliardi di dollari per gli operatori che si focalizzerano sulla fornitura di connettività e infrastrutture di rete; fino a 8 miliardi aggiuntivi per quegli operatori che evolveranno la propria rete per trasformarla in una piattaforma abilitante su cui un vasto ecosistema di partner potrà fare leva per l’introduzione sul mercato di nuovi servizi e prodotti.

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