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Eccellenze in digitale e Made in Italy: si rinnova il progetto Google-Unioncamere

Strategiapmi

Sono 128 le nuove borse di studio che verranno assegnate con l’obiettivo di favorire la digitalizzazione delle imprese italiane. Obiettivo quanto mai urgente: oggi è il giorno del “Mobilegeddon” Google e Unioncamere, insieme a 64 Camere di Commercio sparse sul territorio nazionale, estendono il progetto “Made in Italy: Eccellenze in digitale” con nuovi digitalizzatori pronti a diffondere le competenze digitali tra le imprese italiane. Sono infatti disponibili sul sito www.eccellenzeindigitale.it e su quello dell’Istituto Guglielmo Tagliacarne (www.tagliacarne.it) i bandi per l’assegnazione di 128 nuove borse di studio per giovani laureandi, neolaureati e diplomati che potranno seguire un percorso di formazione sul digitale e, per un periodo di 9 mesi, lavorare a stretto contatto con le imprese del territorio in cui opereranno con l’obiettivo di favorirne la digitalizzazione, aiutandole a promuovere i prodotti di eccellenza del made in Italy. strategiapmiI nuovi “evangelizzatori” del digitale, in una staffetta virtuale, riceveranno il testimone dagli oltre 100 ragazzi che li hanno preceduti in questi 6 mesi, nei quali hanno coinvolto oltre 20mila imprese interessate ad avviare una propria strategia digitale, supportando con attività dedicate oltre 1500 aziende. “Per molti di questi ex borsisti, però – si legge in una nota di Unioncamere – il lavoro proseguirà anche nei prossimi mesi, poiché diverse Camere di Commercio hanno deciso di continuare a utilizzare le loro competenze per favorire la digitalizzazione delle PMI italiane, attraverso specifiche iniziative di formazione e assistenza. Nel complesso, quindi, i digitalizzatori coinvolti, tra i nuovi ingressi di quest’anno e quelli che proseguiranno le attività già avviate lo scorso anno, arriveranno a essere oltre 150 e saranno supportati anche dall’Istituto Tagliacarne e da Si.Camera“. Due i bandi disponibili, rivolti a laureandi, neolaureati e diplomati con competenze di economia, marketing e management e web marketing e con una conoscenza della lingua inglese, del territorio e del contesto economico-sociale della Camera di Commercio nella quale si candideranno a operare. I giovani selezionati riceveranno una borsa di studio di 9mila euro e andranno a supportare le imprese aiutandole ad avvicinarsi al web e a promuoversi al meglio sul mercato italiano e internazionale. Il made in Italy – Secondo un’analisi condotta con Google Trends in 10 Paesi, nell’ultimo anno le ricerche relative al made in Italy effettuate sul motore di ricerca sono cresciute, soprattutto grazie all’utilizzo dei dispositivi mobili. Le ricerche da smartphone e tablet hanno registrato un incremento a doppia cifra, +22% rispetto al 2013. Se Stati Uniti ed Europa sono le aree che hanno fatto registrare il maggior numero di ricerche, India, Russia, Germania ed Emirati Arabi mostrano la crescita più significativa. La moda è categoria in assoluto più cercata in Europa, Stati Uniti, Giappone, Cina ed Emirati Arabi. Il turismo è invece il settore che registra i maggiori tassi di crescita relativa, specialmente in Brasile, Francia, Inghilterra e Cina, seguito da food e alimentare che registrano una crescita a doppia cifra in Russia, Emirati Arabi e India. Si aprono così nuove opportunità per le aziende attive in questi settori. Tuttavia, a fronte di questa domanda in costante aumento, le imprese soprattutto piccole e medie che utilizzano il web per promuoversi ed esportare sono ancora poche rispetto alla media europea. Diversi studi dimostrano che le imprese che hanno una presenza attiva sul web crescono più del doppio di quelle che sul web non sono presenti, creano più occupazione ed esportano maggiormente di quelle che non sono online. Occupazione – Non solo, esiste uno stretto rapporto tra la diffusione del digitale e l’occupazione giovanile, come dimostra il rapporto “Crescita Digitale” realizzato da Marco Simoni della London School of Economics, secondo il quale un aumento del 10% della diffusione di Internet porta a un incremento di 1,47 punti percentuali dell’occupazione giovanile. Eppure secondo un rapporto dell’Unione europea, entro il 2020 ci saranno 900 mila posti di lavoro in Ue non occupati proprio a causa delle mancanza di competenze digitali. L’iniziativa si inserisce così nella campagna e-Skills for jobs della Commissione Europea “Il digitale è una straordinaria opportunità per la crescita e la creazione di occupazione nel nostro Paese”, ha dichiarato Fabio Vaccarono, Managing Director di Google in Italia. “Il progetto sviluppato con Unioncamere è l’esempio concreto di come le piccole e medie imprese italiane possono sfruttare le opportunità offerte dal web per diventare più competitive, crescere sui mercati internazionali e promuovere ulteriormente la cultura del Made in Italy nel mondo. Diverse migliaia di imprese hanno già fruito degli strumenti di formazione online presenti sul sito di eccellenze in digitale per trasformare il proprio business e le borse di studio annunciate oggi costituiscono un importante traguardo, perché ci consentono di potenziare ed estendere il progetto di digitalizzazione delle PMI a nuovi territori in tutta Italia”. Per il Presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello “I risultati raggiunti nelle precedenti iniziative in termini di concrete opportunità di lavoro per i giovani borsisti e di diffusione della cultura digitale per tante nostre piccole e medie imprese ci fanno ora sembrare anche più raggiungibile l’obiettivo di portare sul web tutte le eccellenze che fanno grande ed unico il made in Italy”. Anche di questo si parlerà il prossimo 28 aprile nell’evento previsto a Roma “Crescere in digitale“. Mobilegeddon – L’alfabetizzazione digitale delle piccole e medie imprese appare quanto mai necessaria visto che, mentre una buona fetta di esse deve ancora muovere i primi passi nel mondo connesso, quest’ultimo evolve in nuove fasi. Sopra si accennava all’esplosione del mobile, con una sempre maggiore incidenza di tablet e smartphone sulla quantità di tempo speso online. Ed è proprio a questo trend di utilizzo che guarda Google con una modifica del suo algoritmo che, da oggi, punterà a valorizzare gli spazi online dotati di una versione mobile. Per chi non si adegua il rischio di perdere posizioni nel rank è dunque concreto, tanto da spingere gli esperti di Search engine optimization (Seo) a parlare di Mobilegeddon. Per permettere ad ognuno di valutare in autonomia la propria situazione online Mountain View ha messo a disposizione uno strumento di facile utilizzo. Intanto, per restare in tema di navigazione in mobilità, il motore di ricerca ha introdotto anche una modifica alla presentazione delle Url che accompagnano i risultati di ricerca.

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21 aprile 2015

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