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Intervista al Prof. Avv. Giuseppe Cassano. Il Metaverso: definizione, tutele e sicurezza.

Il Prof. Avv. Giuseppe Cassano, docente di Istituzione di Diritto privato nell’Università LUISS di Roma, giurista italiano, è Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche della European School Of Economics di Roma e Milano dove attualmente dirige il corso di alta formazione DIRITTI DEL METAVERSO insieme a Guido Scorza e Giorgio Spangher (per maggiori informazioni rimandiamo al seguente link).

In Luiss, a dicembre del 2021, con F. Di Ciommo, dirige GLI STATI GENERALI DEL DIRITTO DI INTERNET, con i 50 fra i più esperti della Materia, cui seguono GLI ATTI DIGITALI, contenenti abstract, relazioni, saggi e video del Convegno. Nel 2021, nasce la collana DIRITTO DI INTERNET E TUTELE DEI NUOVI DIRITTI, coodiretta con Alfonso Celotto, Renato Clarizia, Alberto M. Gambino, Luca Lupària, Raffaella Messinetti, Lorenzo Picotti, Francesco Pizzetti. Titolare delle cattedre di Responsabilità Civile e Diritto dell’INTERNET, è membro dalla Associazione Alumni del Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro.

 

Il Prof. Avv. Giuseppe Cassano

 

Professore, ma ad oggi siamo in grado di dare una definizione di Metaverso?

Sulla definizione, in prima battuta mi sembra di preferire qulla che prende spunto da un saggio di Matthew Ball, The Metaverse Primer,:“Il Metaverso è una rete perdurante di mondi 3D che si espande in tempo reale, che restituisce un senso d’identità continuo nel tempo, in cui gli oggetti permangono e che tiene memoria delle transazioni effettuate in passato. Un numero di utenti illimitato, ognuno con il proprio senso di presenza fisica, ne può fare esperienza sincronicamente”.

O meglio ancora quando ci si riferisce al Metaverso si vuole intendere: “una rete di massima scalabilità e interoperabilità di mondi virtuali 3d reindirizzati in tempo reale, che possono essere vissuti in modo sincrono e persistente da un numero effettivamente illimitato di utenti con un senso individuale di presenza al loro interno, e che garantiscono la continuità dei dati relativi a identità, storia, diritti, oggetti, comunicazioni e pagamenti”.

 

Ma esiste un metaverso o più metaversi?

Sono convinto che “occorra” che ci sia un unico Metaverso e non più Metaversi. Ossia che solo l’interoperabilità dei cd metaversi potrà consentirne la massima potenzialità di quello che dovrà essere un unico Metaverso.

È infatti importante sottolineare che: “la interoperabilità non è solo un concetto tecnico e astratto, al contrario, essa sarà fondamentale per trarre il massimo delle esperienze all’interno del metaverso. Oggetti, identità, modalità di pagamenti e ‘situazioni’ dovranno essere compatibili, riconosciuti e accessibili nei diversi spazi all’interno del metaverso. L’interoperabilità è pertanto una condizione necessaria affinché queste tecnologie passano dispiegare completamente il loro potenziale”.

 

E’ stato appena pubblicato il volume, Cassano- Scorza, Metaverso . Per curiosità scientifica a chi risale la prima definizione in Italia?

Ad oggi nelle riviste scientifiche – escludendo l’ultimo anno su cui voglio ritornare con una bibliografia del metaverso – si rinviene un unico saggio di De Vivo Maria Concetta, Viaggio nei metaversi alla ricerca del diritto perduto, in Informatica e diritto , 2009, fasc. 1, pagg. 191-225. Nel saggio viene analizzato il fenomeno delle comunità virtuali con le problematiche giuridiche connesse (l’abstract segue nel primo commento).

 

Confrontandoci con un problema sempre più diffuso, il cybercrime e la sicurezza nazionale, a Suo avviso la legislazione italiana ed europea al riguardo riuscirà ad apporre adeguate tutele nell’uso del Metaverso?

Ritengo di sì. L’importante è che tutti gli operatori siano pronti e sempre aggiornati. Ad esempio dal prossimo 25 gennaio, i soggetti pubblici e privati, inclusi all’interno dell’impianto normativo del Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica (di seguito, anche “Perimetro”), avranno l’obbligo di notificare allo CSIRT Italia – organo oggi collocato all’interno dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale – gli incidenti aventi un impatto sulle reti, sui sistemi informativi e sui servizi informatici di propria pertinenza diversi dai beni ICT. Questo nuovo obbligo discende dal combinato disposto dell’art. 1, comma 3-bis, del decreto-legge n. 105 del 2019 (comma inserito dall’art. 37-quater, comma 1, del decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115, convertito con modificazioni dalla Legge 21 settembre 2022, n. 142) e dalla recentissima determina del 03 gennaio 2023 del Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, pubblicata all’interno della Gazzetta Ufficiale del 10 gennaio 2023.

 

Diritti di proprietà d’autore e industriale nel Metaverso: quali sono gli strumenti di tutela nell’era digitale?

Tutte le normative di settore saranno applicabili al Metaverso, anche attraverso il ricorso all’analogia. Sulla base di tutte le esperienze pregresse, in assenza di una normativa specifica per l’universo virtuale, ci possono comunque essere dei suggerimenti operativi e best practice per meglio tutelare le opere all’interno del Metaverso.

Ad esempio:

  • Negoziare o rivedere gli accordi per la distribuzione dei contenuti nel Metaverso (può, infatti, accadere che l’autore ceda tramite licenza la facoltà di distribuire o attuare certi utilizzi dell’opera).
  • Contrassegnare correttamente le opere protette, in modo da esplicitare che si tratta di contenuto protetto e non liberamente utilizzabile senza autorizzazione.
  • Registrare le proprie opere, ove possibile, all’interno di pubblici registri.
  • Implementare misure tecnologiche di protezione per evitare la distribuzione non autorizzata delle opere.
  • Segnalare la violazione alla piattaforma.

 

 

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