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Analisi e regolamentazione dei mercati dell’accesso alla rete fissa di TIM per il periodo 2024-2028: una visione coordinata

Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in data 30 aprile 2024, ha dato il via libera alla delibera conclusiva relativa all’analisi dei mercati dell’accesso alla rete fissa di TIM per il periodo 2024-2028. Questo provvedimento, adottato con quattro voti favorevoli e un voto contrario della Commissaria Elisa Giomi, rappresenta un importante passo avanti nella definizione di un quadro regolamentare stabile e prevedibile nel settore delle comunicazioni elettroniche.

La decisione dell’Autorità è il risultato di un’ampia istruttoria che ha coinvolto anche pareri favorevoli dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, nonché della Commissione europea. Tale istruttoria ha incluso l’analisi dei mercati dei servizi di accesso locale all’ingrosso, dei servizi di capacità dedicata all’ingrosso e dei servizi di accesso centrale all’ingrosso del mercato.

Uno degli elementi più significativi di questa analisi è l’evoluzione dei mercati, soprattutto in termini di copertura delle reti in fibra degli operatori e di vendite dei servizi. Questo ha portato a una ridefinizione geografica dei mercati rispetto alle analisi precedenti, adattandoli a una dimensione più attuale e precisa.

Una delle principali novità è l’adozione di un orizzonte temporale quinquennale (2024-2028), in linea con gli obiettivi di stabilità e predittibilità regolamentare richiesti dalla normativa europea e dal Codice delle comunicazioni elettroniche. Questo approccio consentirà una maggiore coerenza e continuità nelle politiche regolamentari nel medio termine.

L’analisi ha anche confermato la competitività del mercato dei servizi di accesso centrale all’ingrosso, che non è più considerato suscettibile di regolamentazione ex ante. Di conseguenza, è stata revocata la regolamentazione vigente a carico di TIM su questo fronte, con una sunset clause di diciotto mesi per garantire una transizione fluida.

Per quanto riguarda i mercati dei servizi all’ingrosso di accesso locale e dei servizi di capacità dedicata, sono state individuate aree pienamente concorrenziali, in cui sono stati revocati gli obblighi regolamentari attualmente in capo a TIM. Tuttavia, nelle aree in cui TIM conserva una significativa posizione di potere di mercato, sono state imposte misure correttive per garantire un ambiente competitivo equo.

Inoltre, è stata delineata una lista di Comuni maggiormente contendibili, in cui è stata riscontrata una pressione concorrenziale significativa ma non ancora consolidata. In questi casi, è stato alleggerito solo l’obbligo di controllo dei prezzi per alcuni servizi, con una revisione annuale della lista dei Comuni contendibili.

Un punto chiave della delibera riguarda l’imposizione a TIM/FiberCop dell’obbligo di fornire servizi di accesso passivo su rete FTTH a condizioni tecniche ed economiche eque, trasparenti e non discriminatorie. Questo è un passo importante per promuovere l’accesso equo alla nuova infrastruttura a fibra ottica e favorire la migrazione verso tecnologie più avanzate.

Infine, il quadro regolamentare definito potrà essere riesaminato prima della scadenza dei cinque anni nel caso in cui si completi il processo di separazione proprietaria della rete di TIM, annunciato nel gennaio 2024. Questo dimostra la flessibilità e l’adattabilità del sistema regolamentare alle evoluzioni del mercato e della tecnologia nel settore delle telecomunicazioni.

In conclusione, l’approvazione dell’analisi dei mercati dell’accesso alla rete fissa di TIM per il periodo 2024-2028 rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ambiente regolamentare stabile, equo e orientato al futuro nel settore delle comunicazioni elettroniche in Italia.

 

 

 

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