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Net neutrality, l’amministrazione Trump la eliminerà

Questa settimana l’amministrazione Trump si prepara a eliminare le regole sulla net neutrality volute da Barack Obama. Giovedì la Federal Communications Commission (FCC), guidata dal repubblicano Ajit Pai, voterà per togliere i provvedimenti approvati nel 2015 che garantiscono un accesso paritario alla rete, vietando alle aziende di telecomunicazioni che forniscono i servizi internet di creare una rete a due velocità, dando un accesso privilegiato ai colossi disposti a pagare di più e rallentando i piccoli gruppi e le startup.

Secondo Pai, la legge – che giovedì sarà quasi sicuramente fatta decadere – rappresenta una interferenza troppo pesante da parte del governo e allo stesso tempo rallenta l’innovazione all’interno del settore.

Intanto migliaia di persone che si battono per la neutralità della rete continuano a protestare davanti alle sedi di Verizon e a quella dell’Fcc a Washington: sperano che il Congresso decida di bloccare il voto, anche se per ora non sembra ci sia questa possibilità.

La net neutrality è il principio secondo cui tutto il traffico internet deve essere trattato nello stesso modo, che sia un post su Facebook, una foto su Instagram, un film in streaming su Netflix o Amazon. Inoltre il principio sostiene che gruppi come At&t, che sta cercando di acquistare Time Warner, e Comcast, che possiede Nbc Universal, non possano dare la precedenza ai propri contenuti rispetto ad altri.

La Silicon Valley si è da sempre schierata a favore della net neutrality, sostenendo che sia l’unico modo per continuare a far nascere e crescere piccole startup. Invece i grandi fornitori di servizi internet, At&t, Verizon, Comcast e altri si battono dal 2015 per ribaltare la decisione di Obama.

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