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“Confini e fronti dell’innovazione biotecnologica”, volume a cura dei Proff. Emanuela Arezzo, Valeria Falce e Gustavo Olivieri

Confini E Fronti
Confini e fronti
Anno di edizione: 2014   Pagine: X – 278   Codice unico: 024190608   ISBN: 9788814183874
“Il volume offre al lettore un giacimento importante e fruttuoso di dati, argomenti e proposte per il progresso sulla via di un’amministrazione giuridica ragionevole e aggiornata degli interessi mobilitati dall’innovazione biotecnologica e affranca un tema da sempre esposto alle deformazioni del pregiudizio confessionale o settario dagli a priori che ne hanno contrassegnato l’imporsi all’attenzione della giurisprudenza teorica e pratica. Se mi si passa uno slogan: questo libro segna un’affermazione non trascurabile del potere della ragione sulle ragioni dei Poteri”. Così il Prof. Paolo Spada introduce “Confini e fronti dell’innovazione biotecnologica per la proprietà intellettuale“, volume a cura dei Proff. Emanuela Arezzo (Università degli Studi di Teramo), Valeria Falce (Università Europea di Roma) e Gustavo Olivieri (Università LUISS Guido Carli di Roma) ed edito da Giuffrè nei Quaderni di Giurisprudenza Commerciale. È una citazione ad aprire l’abstract della Prof.ssa Falce: “Siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l’altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti: con questa immagine Bernando di Chartes dipingeva in modo assai felice il processo conoscitivo, un percorso cioè che è sempre frutto di scambio, collaborazione e arricchimento reciproco. Già nel XII secolo era chiaro che la direzione e gli avanzamenti della ricerca sono fortemente condizionati dal contesto e dall’ambiente circostante, perché è sul relativo bagaglio di conoscenze e saperi che una specifica linea di ricerca si innesta e ad essa attinge. Non stupisce dunque che la scelta tra i diversi modelli che si presentano oggi alle imprese per accelerare il processo innovativo e tradurne i frutti in innovazioni sul mercato sia strettamente legato al sistema di regole che governa a livello nazionale, comunitario e internazionale l’accesso, lo scambio e la rielaborazione di informazioni tecniche”. “Ebbene – prosegue – nell’esercitare la suddetta scelta, ricercatori e imprese si trovano di fronte ad un bivio. Per un verso, l’opzione del modello aperto viene cavalcata come la più promettente ed appetibile. D’altra parte, a ridimensionarne la portata contribuiscono taluni limiti e lacune che nel mercato globale discendono da un sistema di regole eterogeneo ed incerto. Muovendo da questa premessa, l’obiettivo dell’analisi che segue è proprio quello di analizzare le evoluzioni in corso, di comprenderne la genesi e le giustificazioni ultime, nonché di verificare se i presidi giuridici invocabili consentano effettivamente di ritenere le licenze aperte come l’opzione preferibile e comunque funzionale ad incentivare l’attività inventiva in maniera effettiva ed efficace”. “La problematica delimitazione dell’area del brevettabile fra ricerca pura e ricerca applicata” è invece il titolo del contributo del Prof. Gustavo Ghidini (Università LUISS Guido Carli di Roma e Università degli Studi di Milano); in essa si spazia da “I frutti della ricerca ‘pura’ come beni comuni, e la ‘privatizzazione’ di quelli della ricerca ‘applicata’” a “La c.d. ricerca finalizzata, terra di mezzo fra ricerca «pura» e ricerca applicata Assimilazione normativa alla prima“. “Dal quadro dei contributi raccolti in questo bel volume – si legge infine nelle conclusioni curate dal Prof. Alberto Gambino – emerge con nitida definizione come il diritto dei brevetti dei nostri giorni sia chiamato a confrontarsi con sfide complesse (o con ‘fronti’, come dice Paolo Spada nella Sua Prefazione) ingenerate dalla costante emersione di nuovi trovati tecnologici, ognuno con particolarità e specificità, che costringono sia il legislatore, sia l’interprete a ripensare il diritto brevettuale c.d. ‘generale’ così da poterlo adattare alle necessità dei nuovi subject matters. Si comprende bene, allora, perché l’architettura del diritto brevettuale contemporaneo, di matrice europea e nord-americana, disegni un complesso corpus di norme di portata generale, applicabili in maniera trasversale a tutti i campi della tecnologia, ma poi il legislatore interno, più spesso le Corti, specie negli Stati Uniti, provvedano ad introdurre interi sottogruppi di norme ovvero singole disposizioni ad hoc, dal carattere spiccatamente technology specific, volte ad accogliere le istanze di singoli trovati tecnologici”. Il volume è stato pubblicato con il contributo del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università Europea di Roma nell’ambito del Progetto di Ricerca di Interessi Nazionali (PRIN) “La regolamentazione giuridica delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) quale strumento di potenziamento delle società inclusive, innovative e sicure“, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Luiss “Guido Carli”, della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo e del Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara. Di seguito i video degli interventi dei Curatori e di alcuni degli Autori del volume al convegno “Le nuove frontiere dell’innovazione tra diritto d’autore e brevetto”, evento che ha avuto luogo a Roma lo scorso 29 ottobre e che ha ospitato la presentazione della ricerca. 11 novembre 2014

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