Quale riforma del servizio pubblico radiotelevisivo
RICOSTRUIAMO LA POLITICA
Quale riforma del servizio pubblico radiotelevisivo
27 marzo alle 11.00 nella sede AGCOM, Sala Angrisani Via Isonzo 21/b, ROMA
Introduzione
Giovanni Parapini, Direttore Comunicazione, Relazioni Esterne, Istituzionali e Internazionali della RAI.
Interventi
– Gianfranco Pasquino, Professore Emerito di Scienza politica nell’Università di Bologna
– Antonio Nicita, Commissario AGCOM e Docente di Politica economica
Conclusione
Mario Morcellini, Commissario AGCOM e Consigliere alla Comunicazione Sapienza
Si prega di accreditarsi al seguente indirizzo segreteria.morcellini@agcom.it entro e non oltre domenica 24 marzo.
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Il termine «servizio pubblico radiotelevisivo» (Public Broadcasting Service, Pbs) nasce nel Regno Unito, ad opera di John Reith, il primo direttore generale della Bbc, come reazione democratica alla propaganda bellica della radio e del cinema imposta dai regimi totalitari.
In particolare, secondo quanto scriveva Lord J. Reith negli anni Trenta, il servizio pubblico radiofonico doveva caratterizzarsi per essere indipendente dal governo in carica, finanziato principalmente dai cittadini, e avere come mission tre verbi: educare, informare e intrattenere. Informare attraverso le news, i talk show e gli approfondimenti; educare con i documentari e i programmi culturali;
intrattenere con le fictions, i film, lo sport e i varietà di qualità.
Ecco i tre verbi del servizio pubblico.
Un discernimento maturo è chiamato a tenere insieme i valori del pluralismo e della libertà e la costruzione di comunità inclusive. Partiremo da qui.