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ChatGPT tra data protection e privacy: il caso di fronte al garante per la protezione dei dati personali

ChatGPT tra data protection e privacy:

il caso di fronte al garante per la protezione dei dati personali

 

di
Alberto Gambino e Elena Maggio*

 

SOMMARIO:

1. I provvedimenti del Garante Privacy nei confronti di OpenAI per il servizio ChatGPT

2. L’informativa del 27 aprile 2023

3. Il difficile rapporto tra informativa e IA

4. Le verifiche sulle modalità di trattamento dei dati e prospettive di riforma del quadro normativo

 

***

 

1. I provvedimenti del Garante Privacy nei confronti di OpenAI per il servizio ChatGPT

Il Garante per la protezione dei dati personali con provvedimento del 30 marzo 2023, n. 112, ha ordinato alla OpenAI L.L.C., società statunitense sviluppatrice e gestrice di ChatGPT, la misura della limitazione provvisoria del trattamento. Il provvedimento era stato adottato d’urgenza ai sensi dell’art. 58 GDPR rilevando a) “che non viene fornita alcuna informativa agli utenti, né agli interessati i cui dati sono stati raccolti da OpenAI, L.L.C. e trattati tramite il servizio di ChatGPT”, b) “l’assenza di idonea base giuridica in relazione alla raccolta dei dati personali e al loro trattamento per scopo di addestramento degli algoritmi sottesi al funzionamento di ChatGPT”, c) “che il trattamento di dati personali degli interessati risulta inesatto in quanto le informazioni fornite da ChatGPT non sempre corrispondono al dato reale”.

Inoltre, il provvedimento era stato adottato per “l’assenza di qualsivoglia verifica dell’età degli utenti in relazione al servizio ChatGPT che, secondo i termini pubblicati da OpenAI L.L.C., è riservato a soggetti che abbiano compiuto almeno 13 anni” che “espone gli stessi a risposte assolutamente inidonee rispetto al grado di sviluppo e autoconsapevolezza degli stessi”.

 

 

Clicca qui per leggere il contributo completo

 

Il presente contributo è da considerarsi frutto della riflessione comune degli Autori, tuttavia, il paragrafo 4 è da attribuire ad A.M. Gambino, mentre i paragrafi 1, 2 e 3 sono da attribuire a E. Maggio.

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