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Dall’Europa le linee guida sulla data protection nel rapporto con la Pa. Buttarelli: “Un diritto che è parte vitale della buona politica”

Lo European Data Protection Supervisor, nell’ambito dell’action plan relativo alla strategia del bienno 2013-2014, ha pubblicato le “Linee guida sui diritti delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali“, documento che parte da un quesito: quali sono i tuoi diritti nel rapporto tra i tuoi dati e le istituzioni europee? “Tutti gli organi amministrativi dell’Unione Europea – ha dichiarato il Garante europeo aggiunto per la protezione dei dati personali Giovanni Buttarelli – sono responsabili del rispetto delle norme sulla protezione dei dati; il nostro obiettivo è quello di promuovere al loro interno una cultura della data protection, un obbligo al cui raggiungimento tali gli orientamenti contribuiscono e contribuiranno, se non altro a sviluppare la consapevolezza che la protezione dei dati come diritto fondamentale è una parte vitale della buona politica e della pubblica amministrazione”. Le linee guida sono così indirizzate a tutti i servizi della Pubblica amministrazione continentale e si basano su quanto contenuto nel Regolamento comunitario 45/2001, nel quale si ricomprendono tra i dati sensibili quelli riferiti all’uso del telefono, delle email e di Internet in generale.

Una definizione di ciò che si intende come trattamento dei dati personali è contenuta all’articolo 2 del sopra citato Regolamento del 2001: “Qualunque operazione o insieme di operazioni compiute con dati personali, con o senza l’ausilio di processi automatizzati, che concerne la raccolta, la registrazione , l’organizzazione, la conservazione, l’adattamento o la modifica, l’estrazione, la consultazione, l’impiego, la comunicazione mediante trasmissione, la diffusione o qualsiasi altra forma di messa a disposizione, il raffronto o l’interconnessione, il blocco, la cancellazione o la distruzione” dei dati. Gli esempi di trattamento dei dati personali all’interno delle istituzioni Europee avanzate dal Garante riguardano le procedure relative alla valutazione del personale e al traffico effettuato tramite il telefono dell’ufficio, l’elenco dei partecipanti a una riunione, la gestione dei file disciplinari e sanitari, nonché la compilazione e la messa a disposizione online di una lista dei funzionari e dei loro ruoli. Il cittadino europeo ha l’esplicito diritto, riguardo ai propri dati trattati all’interno dell’amministrazione europea, all’accesso, alla rettifica, al blocco della circolazione e alla cancellazione dei dati stessi. LEGGIGarante privacy, procedimenti sanzionatori aumentano del 47% in un anno. Nel 2014 maggiore attenzione a profilazione utenti, mobile payment e tutela in caso di attacchi informatici” 26 febbraio 2014

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