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“Le nuove frontiere dell’innovazione tra diritto d’autore e brevetto”, il convegno di oggi a Roma

Misebrevetti

Le sfide proposte dal digitale, il contesto internazionale e i contrappesi offerti dal sistema brevettuale. Sono questi i tre principali ambiti di indagine al centro di “Le nuove frontiere dell’innovazione tra diritto d’autore e brevetto”, convegno che avrà luogo nella giornata di oggi, a Roma, e organizzato dalla sinergica collaborazione tra la Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d’Autore del MiBACT e l’Università Europea di Roma, attraverso il Centro di Ricerca d’eccellenza per il Diritto d’Autore (CREDA). L’evento  si inserisce tra le iniziative del Semestre di Presidenza italiana del Consiglio UE, con l’intento di dare alcune risposte concrete alle molte sfide da affrontare in ambito di tutela e sviluppo della proprietà intellettuale. Il lavori del Convegno, aperti dal Capo di Gabinetto dell’On. Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Prof. Giampaolo D’Andrea, saranno coordinati dal Direttore Generale delle Biblioteche, gli Istituti Culturali ed il Diritto d’Autore del MiBACT, Dott.ssa Rossana Rummo, e dal Coordinatore Nazionale PRIN “La regolamentazione giuridica delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione“, Prof. Alberto Gambino. Tra gli illustri relatori, il Presidente dell’Autorità Garante delle Comunicazioni (AGCOM), Angelo Marcello Cardani, e il Vice Presidente del Garante per la protezione dei dati personali Augusta Iannini, nonché numerosi professori di prestigiose università italiane ed europee. Al dibattito interverranno inoltre rappresentanti WIPO, EPO e della Commissione Europea, oltre ad esponenti del mondo della politica e rappresentanti del settore dell’industria. Diritto d’autore – Al fine di comprendere la forte interconnessione tra innovazione e diritto d’autore, occorre guardare allo sviluppo tecnologico, vera leva che ha consentito di rendere l’informazione più accessibile attraverso l’uso della rete. Partendo dunque, dallo stravolgimento dei tradizionali strumenti di tutela autoriale, a seguito dell’avvento di internet, si guarderà ai fenomeni dell’online e alle relative ricadute a livello giuridico ed economico. Per rispondere alle numerose questioni che emergono dalle prospettive di tutela del diritto d’autore in internet, sono stati coinvolti alcuni tra i massimi rappresentanti delle Autorità nazionali garanti della concorrenza, delle comunicazioni e dei dati personali, istituzioni sempre più presenti nella tutela dei numerosi interessi in gioco nel web. Sempre con riguardo all’ambiente digitale non si ometterà, infine, una riflessione sul tema dell’enforcement rispetto al contrasto del fenomeno della pirateria online. Per questa ragione è divenuto indispensabile adattare la cornice normativa dei diritti d’autore ai recenti sviluppi della tecnologia. Solo un’efficace tutela di questi diritti consente una difesa contro la pirateria digitale, gli scambi illegali e la contraffazione. Se dunque è innegabile il valore dello sviluppo del web, come straordinaria occasione per produrre e diffondere cultura e per condividere valori, conoscenze ed ideali, tuttavia, urge portare avanti politiche di regolamentazione che assicurino il rispetto delle libertà e al tempo stesso dei diritti dei vari attori coinvolti. La necessità di un ulteriore sforzo per la tutela del diritto d’autore in Italia è stata evidenziata nelle scorse ore anche nell’ambito dell’International Property Rights Index 2014 presentato a Washington. Con la partecipazione di illustri professori, provenienti da università straniere, si allargherà inoltre il focus sul diritto d’autore nel contesto internazionale. Gli interventi cercheranno di evidenziare come, il diritto d’autore, e più in generale la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, rappresentino a loro volta fattori chiave per la crescita e l’occupazione, specie nell’ambito del completamento di un mercato unico digitale entro il 2015. In questo senso verrà illustrato come, seppur l’acquis comunitario nell’ambito del diritto d’autore e dei diritti connessi sia stato piuttosto armonizzato, si stia cercando una definizione di un più adeguato ambito normativo per la tutela della proprietà intellettuale, conto tenuto della sempre più frequente sua applicazione nel contesto digitale. Sempre guardando al contesto internazionale, verrà data opportuna rilevanza all’eterogenea struttura dell’Unione Europea, composta da Membri caratterizzati da lingue, culture, interessi, reddito e penetrazione della banda larga differenti, tutti fattori che impongono un generale ripensamento dell’approccio country by country, sempre più in netto contrasto con l’assenza di confini del mondo digitale. Proprietà industriale – Infine, quanto alle evoluzioni in tema di proprietà industriale, con particolare riguardo all’innovazione biotecnologica, verrà dimostrato, con l’aiuto di professori universitari esperti della materia, come tale settore costituisca vero e proprio banco di prova alla tenuta del regime di proprietà intellettuale. A riguardo, si terranno altresì a mente i lavori in corso da parte della Presidenza italiana sulla riforma del sistema di registrazione dei marchi e dei brevetti, per migliorarne la protezione dalle contraffazioni, nonché, lo stato di avanzamento dei negoziati sulla proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio riguardante la tutela contro l’illecita acquisizione, utilizzo e divulgazione di know-how e delle informazioni commerciali riservate, lavorando per la definizione di un quadro legislativo armonizzato, relativo al segreto commerciale, che possa potenziare la cooperazione tecnologica e lo scambio di know-how. Il contesto italiano vede una leggera flessione nella registrazione di brevetti (deposito invenzioni e modelli di utilità) tra il 2012 e il 2013, quando rispettivamente i depositi all’Uibm sono stati rispettivamente 11961 e 11793, a fronte dei 12151 del 2010. A sorprendere è il divario territoriale nel nostro Paese, come emerge dai dati del Ministero dello Sviluppo Economico; se nel 2013 al Nord si depositavano 6990 invenzioni, al Centro lo stesso dato si fermava a 1749, mentre al Sud non superava le 373 unità. misebrevetti Per quanto attiene la contraffazione in ambito tecnologico, invece, il Rapporto 2014 MISE-CENSIS parla di un giro d’affari per il comparto di software, Cd e Dvd che nel 2012 ha superato 1,786 miliardi di euro, il 27,3% dell’intera spesa per merci contraffatte nel nostro Paese. Nella tavola rotonda finale, attraverso il dibattito con gli operatori e i rappresentanti delle categorie autoriali e le imprese, si cercherà di raccogliere utili spunti al fine di incentivare nuovi processi creativi. A benvedere, la difesa del diritto d’autore e il sostegno all’innovazione, in un momento di grave crisi economica, rappresentano un presidio per tanti operatori e tanti giovani di talento, per le imprese, che, con la loro attività, offrono opportunità che favoriscono nuovi sviluppi innovativi. La creatività, anche alla luce delle politiche europee, rappresenta senza dubbio per il Paese Italia, un ottimo strumento di rilancio economico e sociale. 29 ottobre 2014

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