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Biobanche: alla Camera il convegno: “La ricerca su materiali biologici di origine umana. Giuristi e scienziati a confronto”. Il video degli interventi

(via www. agensit.it) E’ in corso di svolgimento a Roma, nella sala Aldo Moro della Camera dei Deputati, il convegno “La ricerca su materiali biologici di origine umana. Giuristi e scienziati a confronto”.

L’evento è organizzato dall’Accademia italiana del codice di internet (Iaic), dalla Fondazione centro di iniziativa giuridica Piero Calamandrei e dall’Unità di bioetica dell’Istituto superiore di sanità (Iss), con la partecipazione della commissione Affari sociali della Camera dei Deputati.

Il convegno propone un focus sull’intero percorso del materiale biologico di origine umana a scopo di ricerca, dal momento in cui è isolato, alla conservazione, all’utilizzo.

Questa mattina i lavori sono stati introdotti dai referenti delle tre istituzioni organizzatrici: Alberto Gambino (Iaic, prorettore dell’Università europea di Roma e presidente Scienza & Vita), Giorgio Resta (associato di Diritto privato comparato presso il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre) e da Carlo Petrini (responsabile dell’Unità di bioetica dell’Iss).

Per Alberto Gambino, “la complessità della materia è certamente accentuata anche dalla duplicità di concetti, sotto il profilo giuridico, che il campione biologico reca con sé”, da un lato infatti vi è “una dimensione puramente materiale connessa al rapporto tra individuo e tessuto”, mentre dall’altro “si evidenzia anche una dimensione informazionale, in cui il rapporto con il dato è espressione della personalità e dell’identità del soggetto”. Oltre a ciò, “e alla correlativa doppia eventuale violazione a essa connessa – ha sottolineato -, in termini strettamente civilistici e di protezione dei dati personali, restano ancora aperti i problemi di carattere etico”. Giorgio Resta ha evidenziato la “particolare rilevanza sociale” del tema e ha posto l’accento sullo stato di “notevole frammentarietà e stratificazione delle regole in materia”, e sui possibili effetti distorsivi di tale assetto normativo sulle prospettive della ricerca biomedica.

Carlo Petrini, partendo dal ritrovamento della mummia di Similaun nel 1991, ha rilevato le varie contraddizioni tra teoria e pratica dei criteri usualmente adottati per la ricerca con materiale biologico umano e, facendo riferimento al nuovo assetto organizzativo dell’Iss, ne ha evidenziato le molteplici attività di ricerca con materiale biologico umano.

(via agensir.it)

“La ricerca su materiali biologici di origine umana. Giuristi e scienziati a confronto”  (I video degli interventi)

“Biobanche, serve una normativa” (Avvenire)

Bioetica: caos regole su conservazione di cellule e tessuti (via meteoweb.eu)

3 ottobre 2016

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