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VKontakte, pronta la strategia antipirateria del Facebook russo

Il social network si prepara all’adozione di un memorandum d’intesa coi titolari di diritto per uscire dal novero di quelli che lo statunitense Trade Representative considera “siti canaglia”. Previsto un dibattimento pre-processuale tra sito e detentori di copyright e il riconoscimento di ogni singolo contenuto tramite “impronta digitale”. Intanto la piattaforma resta irraggiungibile dall’Italia dopo il blocco di novembre Il “gemello russo” di Facebook VKontakte sarebbe in procinto di implementare una nuova strategia antipirateria sulla piattaforma per smettere di essere una delle principali cause dell’inserimento della Russia nello Special 301, il documento nel quale l’Office of the United States Trade Representative (USTR) indica i Paesi da tenere d’occhio in materia di tutela dei diritti d’autore. Stando a quanto riferisce TorrentFreak, infatti, gli amministratori del social network hanno intenzione di cambiare i meccanismi maggiormente contestati dai titolari di diritto, come la possibilità di effettuare il download dei contenuti audiovideo che circolano tra gli utenti. Il direttore esecutivo di VKontakte Dmitry Sergeyev ha dichiarato all’agenzia di stampa russa ITAR-TASS di avere già da tempo intrapreso delle consultazioni con i titolari di diritto e che in breve tempo la società dovrebbe firmare un memorandum antipirateria con il regolatore delle telecomunicazioni russe Roskomnadzor, organismo di supervisione che riveste una centrale importanza all’interno della filiera del controllo che il Cremlino esercita su ciò che finisce nello spazio online sotto la giurisdizione di Mosca. Nell’accordo che le parti si apprestano a firmare si prevede da un lato una controversia pre-processuale tra il sito e i titolari di diritto nel caso in cui i secondi ravvisassero delle violazioni e ne chiedessero la cessazione agli admin della piattaforma; dall’altro, si richiede l’implementazione di una “impronta digitale” per ogni contenuto che finisce sulla piattaforma così da renderlo riconoscibile e, in caso di illecito, facilmente filtrabile e bloccabile. Il numero uno della Russian Anti-Piracy Organization (RAPO), Rapo Konstantin Zemchenkov, ha spiegato quale percorso seguiranno i feedback dell’antipirateria tra Mosca e Washington: “Noi monitoreremo la piattaforma, se vederemo che i contenuti verranno rimossi lo riferiremo alla MPAA, che a sua volta informerà l’International Intellectual Property Alliance, la quale avrà il compito di mettere al corrente le autorità statunitensi”. E chissà che nel frattempo la voce non passi pure per le autorità italiane; VKontakte è infatti ancora irragiungibile sul territorio della penisola a seguito dell’ordine di oscuramento partito il 18 novembre scorso dalla Procura di Roma verso gli Internet Service Provider nazionali contro il social network accusato di violazione  di copyright per aver permesso la circolazione di una copia pirata del film campione di incassi di Checco Zalone “Sole a catinelle”. Al momento, quindi, il dominio vk.com risulta non raggiungibile nel nostro Paese. LEGGIIl “Facebook russo” bloccato in Italia. La Procura di Roma ordina il blackout per vKontakteLEGGI ‘Il Canada è un magnete per i siti pirata’, l’attacco delle associazioni Usa. Che spingono l’Italia fuori dalla watch list dello Special 301” 11 marzo 2014

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