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Sanità, nel Lazio al via oggi la ricetta elettronica. Zingaretti: “Nel primo trimestre 2016 il Fse”

Abbattere i costi ed eliminare le possibilità di errore nell’acquisto dei farmaci. Sono due dei vantaggi che porta in dote l’introduzione della ricetta elettronica, passaggio che nel Lazio si compie oggi: “Ogni anno – si legge in una nota della Regione – spendiamo oltre 1 milione e 500mila euro per l’acquisto di 60 milioni di ricette rosse. Dal 1 ottobre parte in tutto il territorio la ricetta dematerializzata, novità che riguarda i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e le 1.500 farmacie regionali”. La prima fase riguarderà solo le prescrizioni farmaceutiche, mentre dal gennaio 2016 coinvolgerà anche la prescrizione di visite mediche. Ma come funziona la ricetta dematerializzata? In sostanza, il medico effettua la prescrizione online dal suo pc e rilascia al paziente un promemoria da consegnare alla farmacia. Il farmacista rileva attraverso un lettore ottico il codice fiscale del paziente e il farmaco, eliminando così ogni possibilità di errore. Il prossimo obiettivo sarà quello di eliminare anche il promemoria, in questo modo il paziente potrà acquistare i farmaci di cui ha bisogno solo grazie al tesserino sanitario. “La fase pilota presso la ASL di Viterbo – afferma ancora la Regione – ha dato ottimi risultati, con l’adesione del 95% dei medici. La novità ha riscosso gradimento sia da parte dei cittadini sia dei prescrittori ed erogatori”. “Entro il primo trimestre del 2016 vorremmo introdurre il fascicolo sanitario elettronico, a cominciare da una Asl o una grande azienda ospedaliera”, ha affermato il governatore Nicola Zingaretti, aggiungendo: “Inizieremo a caricare il fascicolo sulla tessera sanitaria di ogni cittadino, riempiendo di contenuti il chip. Quindi in tasca si avrà la storia medica del cittadino, le sue prescrizioni, le sue operazioni. Questa è un’altra grande innovazione digitale per migliorare la qualità del servizio e spendere meno”.

Fascicolo sanitario elettronico: firmato il regolamento ministeriale

1 ottobre 2015

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